A Verona l’area più dinamica è quella centrale, con compravendite (+24,5%) e prezzi (+2,1%) in crescita. La domanda in acquisto non è solo composta da utilizzatori, ma registra una quota crescente di investitori; è nel cuore della città che si inserisce la rivisitazione di uno dei progetti immobiliari più interessanti, il “Palazzo Poste” di Verona
Il settore immobiliare residenziale nella regione Veneto prosegue con il segno positivo: con 2.630.546 unità immobiliari rappresenta circa l’8% dello stock nazionale, mentre il volume delle compravendite di abitazioni, che nel I trimestre 2019 è stato pari a 12.790 scambi (il 9,2% sul totale nazionale), cresce del +11,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno[1]. Un valore superiore alla crescita già registrata nel 2018 (+10% sul 2017) e superiore rispetto alla variazione nazionale al primo trimestre (+8,8%).
Considerando solo i capoluoghi di provincia, che rappresentano poco meno di un quarto del mercato complessivo, le città che hanno fatto registrare il maggior numero di compravendite di case nel I trim. 2019 sono Venezia con 840 abitazioni vendute, Padova con 788 e Verona con 741, seguite da Vicenza con 341, Treviso con 285, Rovigo con 129 e Belluno con 105. Sul fronte dei prezzi, la città più costosa è naturalmente Venezia (esclusa la parte sulla terraferma), dove per acquistare un’abitazione sono necessari in media €4.600 al mq. Seguono Verona (€1.950 mq.), Treviso e Padova con un prezzo medio di circa €1.730 al mq., Vicenza (€1.520 mq.) e Rovigo con 1.200 euro al mq. Sono questi alcuni risultati emersi dall’analisi del Centro Studi di Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare residenziale in Veneto, con un focus su Verona e sulle nuove residenze in città.
In questo scenario il capoluogo veronese risulta particolarmente dinamico. Dopo aver archiviato il 2018 con un +5,2%, anche nei primi tre mesi del 2019 si registra un ulteriore incremento delle compravendite di abitazioni del +4,4% (741 case vendute) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Allo stesso tempo, dopo anni di calo e stagnazione, per le abitazioni, sia nuove che vecchie, il 2018 si è chiuso con una crescita media dei prezzi del +1% (€1.950 a mq), con un incremento più marcato del nuovo (+1,4%; €2.700 a mq) rispetto all’usato (+0,5%; €1.200 a mq).
L’analisi di Abitare Co. si è concentrata poi sulle nuove residenze, con particolare attenzione per il centro della città. L’area centrale è senza dubbio quella più vivace, con +24,5% di compravendite registrate alla fine del 2018. I prezzi medi per l’acquisto di un’abitazione nuova variano in media fra i 3.400 e i 6.000 euro al mq (+2,1%), ma i valori top oggi arrivano anche a toccare i 9.000 euro al mq. L’offerta di nuove residenze nella macroarea centrale è però molto bassa; sul totale dello stock oggi in vendita (circa 300 appartamenti) solo il 12% sono di nuova costruzione. L’analisi della domanda segnala che da un paio di anni si assiste ad una flessione costante in relazione alle superfici in offerta con tagli superiori ai 150 mq. Oltre il 57% della domanda, infatti, cerca appartamenti da 3 o al massimo 4 locali. In questo contesto di mercato si inserisce la nuova iniziativa residenziale di uno dei progetti immobiliari più interessanti della Città Antica, il “Palazzo Poste”, che sarà svelato alla città nei prossimi giorni. Lo storico palazzo degli anni Venti, primo sviluppo del progetto Fincos, è uno degli investimenti strategici di Bain Capital Credit, uno dei maggiori fondi USA di investimento che dal 2017 ad oggi registra una crescita esponenziale delle sue attività in Italia, gestite per tramite di Aquileia Capital Service. Il prestigioso palazzo è stato riprogettato per andare incontro anche a una domanda sempre più orientata verso abitazioni di qualità connesse a servizi esclusivi e tagli degli appartamenti in linea con le esigenze attuali. Un’iniziativa che prevede l’expertise su queste operazioni di Abitare Co., società milanese di servizi immobiliari, in collaborazione con Milano Contract District, la prima Interior Design Platform al mondo con un pacchetto esclusivo di servizi chiavi in mano dedicati al Real Estate.
“Il 2018 ha evidenziato una forte vivacità del mercato veronese – commenta Giuseppe Crupi, Amministratore Unico di Abitare Co. – Una delle caratteristiche principali di questa città è che la domanda è sostenuta non solo dalla necessità di acquisto della prima casa, ma anche da opportunità di investimento di seconde case, potendo contare su un bacino turistico che si concentra prevalentemente nel centro città. Verona, infatti, è tra le prime cinque città in Italia per numero di turisti stranieri, potenzialmente interessati a investire nel territorio. Bisogna però considerare che nel centro di Verona la forbice fra domanda e offerta è ancora ampia; se da un lato le famiglie cercano abitazioni con tre o quattro locali, dall’altro oltre il 40% dell’offerta attuale è costituita da case di oltre 150 metri quadri. Le nuove abitazioni devono pertanto essere “pensate” per soddisfare questa nuova esigenza, proprio come stiamo facendo con Palazzo Poste, rinnovato secondo i canoni dell’offerta moderna che comprende spazi ad uso esclusivo dei proprietari e servizi pensati per il miglioramento della qualità della vita.”