A margine dell’inaugurazione lunedì mattina della Fontana dei Bambini rimessa a nuovo, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco si è fermato in piazza delle Poste ad ascoltare i problemi di alcuni cittadini che si sono avvicinati e i giornalisti presenti hanno colto l’occasione per rivolgergli altre domande sul container delle Poste non ancora tolto e, soprattutto, sul caso eclatante, smorzato dall’Ulss 8 Berica, della prostituta di strada nigeriana portata all’ospedale San Bortolo dal suo protettore e risultata positiva al Coronavirus.
“Ha già risposto l’assessore Matteo Tosetto“, è rimbombata ad un tratto la voce di Martino Montagna, portavoce del sindaco, cercando di stoppare sul nascere le domande di una giornalista. La caparbia insistenza della collega è riuscita, però, ad ottenere qualche parola di circostanza del primo cittadino sulla prostituta, il quale ha ribadito che si tratta di un problema che deve risolvere la politica nazionale; ma nel momento in cui gli sono stati chiesti lumi sull’ordinanza anti prostituzione, il sindaco ha stoppato “gentilmente” ulteriori domande sul tema.
Il problema a Vicenza, non di certo azzerato in queste sere d’estate post Covid, riguardava e riguarda le prostitute sui marciapiedi in corso San Felice e viale San Lazzaro, una delle “porte” di accesso alla città. Giusto un’estate fa c’era stata una maxi operazione con otto pattuglie e 16 agenti della polizia locale impiegati sul fronte del contrasto alla prostituzione lungo le strade e a uno dei sopralluoghi aveva partecipato anche Rucco (video sopra).
“E’ evidente – aveva dichiarato il sindaco – che l’assidua presenza sul territorio delle forze dell’ordine rappresenta un utile deterrente. In attesa di nuove normative noi continueremo a fare la nostra parte, cercando di contenere un fenomeno di sfruttamento e degrado, peraltro ampiamente diffuso in tutte le città”.
E ora a rischio infezioni, anche da Covid.
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