Prostituta finisce in carcere per 6 mesi: la polizia di Vicenza sventa il “metodo Brindusa”

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L’hanno arrestata a ponte Alto, in zona San Lazzaro, alle 8.30 di mattina. La già nota da anni prostituta rumena Maria Brindusa, operante per lungo tempo all’ex hotel Europa, tossicodipendente, è diventata famosa alle cronache per il ?Metodo Brindusa?: attirava clienti dalla strada e poi un suo complice nascosto sotto il letto con la mano che fuori usciva sottraeva i beni preziosi delle vittime. 
Fino a che se ne è accorto uno di loro che, vincendo la ritrosia per la situazione “scomoda” in cui si era trovato, ha avuto il coraggio di denunciare il fatto: il giudice aveva inflitto la misura di custodia cautelare alla donna, la quale però non si è mai presentata per la firma. Brindusa è domiciliata nel Comune di Vicenza ed era già stata espulsa nel 2013, ma, nonostante ora viva come senza fissa dimora, grazie alla collaborazione tra le Volanti e la Sezione misure di prevenzione e sicurezza anticrimine della Questura di Vicenza è stata rintracciata e accompagnata in carcere dove sconterà una pena di sei mesi.

?Di solito ? ha spiegato la Dr. Broccoletti (nella foto con il dr Fiorin), dirigente arrivata nella città di Vicenza da agosto scorso ? con il processo per direttissima queste persone non rimangono in carcere neanche per 24 ore, ma con ora con questo decreto di condanna per tentato furto si farà tutto il carcere?.