Protesta Lgbt, Popolo della Famiglia: “a Lizzano caso gravissimo, pretendiamo libertà di essere contrari”

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Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, commenta l’episodio di Lizzano figlio di una protesta Lgbt davanti alla chiesa del Paese con intervento di sindaco e carabinieri: «Il caso di Lizzano è gravissimo. Un sindaco che fiancheggia contestatori arcobalenati davanti a una chiesa e intima ai carabinieri di andare a identificare i fedeli riuniti in preghiera, spiega che ormai siamo alla caccia all’uomo, un clima creato dal ddl Zan. Pretendiamo rispetto ‘democratico’ per chi è contrario, pretendiamo la libertà di essere contrari. Dopo aver subito io stesso lo stesso clima di odio nelle iniziative di presentazione del mio libro Il Grido dei Penultimi, esprimo la mia totale solidarietà al parroco di Lizzano e ai carabinieri, giustamente da lui chiamati per proteggere i fedeli dalla gazzarra che gli Lgbt avrebbero certamente scatenato alla fine della veglia. Le urla scomposte del sindaco che intima ai carabinieri di andare a identificare i fedeli in chiesa rappresentano una pagina triste del clima di odio che questo ddl liberticida sta generando nel Paese. Ed è solo l’anticipo di quel che ci toccherà subire da sindaci del genere se il ddl fosse approvato».

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