Protesta No Pfas, il sostegno di Indipendenza Veneta e della parlamentare Silvia Benedetti

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Le aree Vicenza Città e Valle Agno di Indipendenza Veneta scrivono in un comunicato Michele Tittonel (Coordinatore Vicenza Città) e Simone Gentilin (Coordinatore Valle Agno) – sono solidali al ?Movimento No Pfas? nel sit-in in programma da venerdì 24 a martedì 28 agosto, in accordo con la filosofia del Movimento che da sempre pone al centro della sua azione il crescere in armonia con l?ambiente (produrre senza inquinare deve essere un caposaldo per la difesa delle terre venete). 

Al fine di arrivare alla verità su questa vicenda si sollecitano gli organi competenti a dare risposte certe ai residenti delle zone interessate, augurandosi che questa volta si arrivi a individuare e punire i colpevoli a differenza di quanto spesso è avvenuto negli anni passati quando i reati ambientali sono spesso finiti in prescrizione e/o archiviati.

Certamente una grossa responsabilità è in capo a chi negli anni ?60 ha dato il permesso a costruire, sopra ad una zona di ricarica di una falda acquifera, l?allora Rimar (acronimo di Ricerche Marzotto), e successivamente la Miteni (acronimo di Mitsubishi-Eni), azienda di sostanze perfluorurate (e non solo..). A maggior ragione visti i recenti ritrovamenti di nuove sostanze come il GenX si è avuta la dimostrazione che qualsiasi perdita di sostanze prodotte in quel sito finisce inevitabilmente in falda e dunque lì non può essere presente un?industria di questo tipo.

La responsabilità va però anche attribuita a quegli imprenditori che hanno pensato ai loro guadagni fregandosene dell?ambiente e, di conseguenza, della salute dei veneti dato che la correlazione tra la tutela per l?ambiente e quella per la salute umana è una proporzione diretta semplicemente differita nel tempo. D?altro canto non può sorprendere che a costruire quello stabilimento negli anni ?60 sia stato lo stesso gruppo industriale che spesso si rivela in sintonia con lo Stato centrale non mancando di darne ripetutamente dimostrazione ad esempio con la presa di posizione contro il Referendum sull?Autonomia Veneta dello scorso 22 ottobre.

Allo stato attuale di una situazione di inquinamento presente tuttavia Indipendenza Veneta Vicenza Città e Indipendenza Veneta Valle Agno chiedono che sia dato il via URGENTEMENTE al progetto di fornitura idrica con l?approvvigionamento da zone non inquinate ricordando quanto questo territorio ha dato in termini di fiscalità allo stato centrale. La salute è un nostro diritto e preservare e tutelare l?ambiente in cui viviamo un nostro dovere.

Serve dunque una sentenza che porti all?obbligo della bonifica dell?area in tempi rapidi con fondi privati a carico dell?International Chemical Investors Group, gruppo proprietario della Miteni. Riaffermando se ancora ci fosse bisogno il concetto che chi inquina paga.

Per maggiori informazioni sulla posizione di Indipendenza Veneta sui temi ambientali si invita la cittadinanza a prendere contatto con i nostri referenti sul territorio.

 
?Sostengo pienamente la protesta dei Comitati NO PFAS: la MITENI deve essere fermata subito?. Questo il pensiero – in una nota della deputata Silvia Benedetti – in merito alla protesta annunciata dai Comitati NO PFAS e che si svolgerà davanti alla Procura di Vicenza con la richiesta della chiusura dell?azienda di Trissino.
?La MITENI in questi mesi ha prodotto diversi incartamenti a sostegno del fatto che il suo contributo all?inquinamento da PFAS e PFOA di vaste aree del territorio veneto sia minimo. Questa tesi cozza con quanto sostenuto da ARPAV e dalla relazione della Commissione d?inchiesta regionale, che invece la additano come la principale responsabile. Le vicende del GENX, di cui parrebbe essere stato autorizzato l?utilizzo da parte della Regione, e del C604 nelle falde sottostanti gli stabilimenti di Trissino, hanno giustamente fatto infuriare gli abitanti delle zone colpite da inquinamento. I cittadini?, continua Benedetti, ?ormai si aspettano che periodicamente vengano rinvenute nuove sostanze nell?acqua e non si fidano più degli enti che dovrebbero garantire la loro sicurezza, per questo ritengono che la produzione della Miteni vada fermata subito completamente e l?AIA revocata. O perlomeno sospesa a titolo precauzionale, come già ho suggerito in passato, data la complessità della situazione?.
?A causa della gravità dell?inquinamento delle acque e dei valori di PFAS, PFOA e sostanze affini nel sangue di migliaia di veneti, il 3 agosto scorso ho chiesto un incontro al Ministro dell?Ambiente Sergio Costa ed a quello della Sanità Giulia Grillo, da cui attendo entro qualche settimana una risposta, affinché parlino direttamente con i cittadini colpiti da questo disastro ambientale?, termina la portavoce.