Durante il quarto sciopero climatico globale di venerdì scorso a Vicenza, una parte degli studenti ha messo in atto una forte protesta pacifica davanti alla sede di Confindustria Vicenza in piazza Castello, con sette ragazze e un ragazzo che tenevano dei cartelli per riprodurre la parola “killers”, sotto lo sguardo dei Carabinieri in tenuta antisommossa che presidiavano l’ingresso dell’associazione industriali.
Il “blocco blu”, come è stato denominato dagli organizzatori di Fridays for Future, dopo essersi staccato dal corteo ha depositato anche delle lapidi con alcuni dei disastri ambientali avvenuti negli ultimi anni, un modello del Mose e di uno squalo rappresentante l’opera del Tav.
“Questo vuole simboleggiare – spiegano gli studenti berici – come Confindustria con il suo sviluppo industriale e il capitalismo stiano depredando il nostro pianeta. Identifichiamo Confindustria come uno dei principali organi finanziatori e promotori delle grandi opere inutili e come mandante killer di ciò che sta uccidendo i nostri territori“.
“Siamo la prima generazione a sentire gli effetti dei cambiamenti climatici e siamo l’ultima a poter fare qualcosa a riguardo”, concludono.