Prove di riconciliazione tra governo e opposizione in Venezuela

163
Nicolas Maduro, presidente eletto del Venezuela
Nicolas Maduro, presidente eletto del Venezuela

(Fonte The Vision) Sono arrivati a un buon risultato i meeting tra il governo del Presidente del Venezuela Nicolás Maduro e l’opposizione riunita nella Plataforma Unitaria. Le due parti hanno firmato un memorandum di intesa presso il Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, dove si sono svolti gli incontri. Il segretario generale della Nazioni Unite António Guterres ha celebrato l’accordo e invitato le parti “a impegnarsi pienamente in un dialogo inclusivo e significativo nel pieno rispetto dei diritti umani”, oltre ad aver ringraziato Norvegia, Messico, Paesi Bassi e Russia per aver facilitato l’incontro. Gli accordi ruotano attorno a tre punti fondamentali. Il primo è il riconoscimento delle legittime autorità del Venezuela nelle figure del presidente del Parlamento Jorge Rodríguez come rappresentante del governo e del coordinatore dell’opposizione Gerardo Blyde. Seguono poi l’impegno a porre fine alle violenze da entrambe le parti e la richiesta alla comunità internazionale di revocare tutte le sanzioni in vigore in questo momento contro il Venezuela e i suoi rappresentanti. L’ultimo punto è stato definito da Maduro come “centrale” nel quadro degli accordi. Quanto accaduto in questi giorni potrebbe essere il primo passo alla soluzione di una crisi in corso dal maggio 2018, con le ultime elezioni presidenziali in Venezuela. Le accuse di brogli nei confronti del vincitore Nicolás Maduro avevano spinto nel gennaio 2019 parte dell’opposizione a nominare come Presidente ad interim del Paese il presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana Juan Guaidó, assumendo di fatto i poteri esecutivi. Negli ultimi anni Guaidó è stato riconosciuto come Presidente legittimo, tra gli altri, da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Canada, Colombia, Brasile e Uruguay, mentre Maduro è stato sostenuto da Russia, Cina, Messico, Turchia e Cuba. Gli accordi potrebbero ora risolvere uno stallo che ha bloccato il governo del Venezuela nell’arco degli ultimi tre anni.