Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza starebbe pensando di entrare in un partito e questo sarebbe Forza Italia. Una circostanza, questa, emersa ieri, quando è stato fatto il primo passo per l’assegnazione delle deleghe ai vari consiglieri.
E’ stato lo stesso Nardin a spiegare in un incontro con la stampa quali e quante materie siano state suddivise tra le due liste che rappresentano la maggioranza in Consiglio, che sono “il Centrodestra Uniti per Vicenza”, che conta 8 eletti, e la lista “Casa Civica”, con due eletti.
Come scritto da queste pagine, “manca ancora l’abbinamento delle deleghe ai consiglieri, di cui il presidente si occuperà nei prossimi giorni, ma c’è l’accordo sulla suddivisione dei compiti tra le varie componenti della maggioranza”.
L’evenienza di un avvicinamento di Nardin a Forza Italia, con probabile iscrizione al partito di Berlusconi, è stata riportata da Federico Murzio in un suo articolo per Il Corriere del Veneto, in edicola oggi.
“Non escludo di iscrivermi a un partito”, ha detto Nardin all’incontro di ieri. “Dell’iscrizione a un partito di Nardin – si legge nell’articolo -, dopo essere stato eletto due anni fa da una colazione di civici e centrosinistra e grazie ai franchi tiratori di Lega e Fdi, si parla da tempo. Ossia dal rinnovo del consiglio provinciale che ha portato a palazzo 8 consiglieri di centrodestra, 2 civici e 6 di centrosinistra.
La sopravvivenza in sella alla Provincia passa quindi da un’appartenenza a un partito. In un primo momento si è parlato di un avvicinamento, mai smentito, a Forza Italia. L’ipotesi tiene banco anche in questi giorni nonostante alcuni diversità di vedute registrate con i vertici provinciali di Fi.
Non direttamente ma è lo stesso Nardin ad allontanare qualsiasi altra possibilità. «Non escludo di iscrivermi a un partito così come non ho mai escluso la mia appartenenza ideale all’area di centrodestra – spiega il presidente della Provincia -. Intendiamoci: l’area moderata e dialogante del centrodestra».
Ma, per Nardin, questo è uno scoglio che si supererà più avanti. «In questo momento – ricorda – ho l’obiettivo di riuscire ad abbinare le deleghe alle persone in modo da definire la questione amministrativa nell’ottica di dare risposte ai Comuni della provincia. Quando saranno assegnate le deleghe farò tutte le valutazioni del caso”.
Fonte: Il Corriere del Veneto