Scuole e Covid, nel Vicentino lezioni sotto al gazebo

Le consigliere provinciali Maria Cristina Franco e Cristina Balbi commentano le 4 tendostrutture in altrettanti istituti superiori: “ulteriori spazi per il distanziamento”

219
gazebo
Una delle 4 tendostrutture negli istituti superiori della Provincia

Gazebo a scuola e lezione in giardino. Non per fare ricreazione, non per problemi strutturali, ma per garantire il distanziamento sociale anti-Covid. Arrivano sotto forma di tendostrutture e tende a rullo acquistate dalla Provincia di Vicenza per dare risposta all’esigenza di ulteriore spazio.

Tutte le tendostrutture sono state progettate e saranno certificate per resistere al vento e al carico neve, avranno una copertura in PVC di carattere oscurante per migliorare il comfort interno e le pareti laterali saranno finestrate e comunque retrattili a scorrimento, per garantire un utilizzo più flessibile, determinando uno spazio coperto collegato all’area circostante.

“Sono spazi che si aggiungono a quelli che già abbiamo ricavato durante l’estate grazie a interventi sugli edifici esistenti e affitto di locali -commentano in una nota le consigliere provinciali che si occupano di scuola, Maria Cristina Franco per la programmazione e Cristina Balbi per l’edilizia scolastica– l’obiettivo è di utilizzare al meglio gli spazi all’aperto e renderli fruibili anche durante la stagione fredda, con strutture temporanee ma che assicurano comfort, nel rispetto di ragazzi e insegnanti che le frequenteranno.”

Quattro gli istituti che hanno fatto richiesta per un totale di 6 interventi.
I primi tre vengono realizzati in due istituti del capoluogo: il Da Schio e il Piovene.
Per l’istituto Da Schio di via Baden Powell a Vicenza ci sono due gazebo: la prima misura 7 x 12 metri e sarà utilizzata per dividere la classe di laboratorio e fare didattica in presenza di tipo ordinario; la seconda misura 6 x 10 metri, è climatizzata, e sarà riservata alla didattica per ragazzi con disabilità.

Sempre in città, una maxi tendostruttura di 12 x 20 metri verrà allestita all’istituto Piovene in corso SS Felice e Fortunato e fungerà da area di attesa all’ingresso, avendo previsto ingressi differenziati, e contemporaneamente area ricreativa al coperto, visto che il Piovene ha corridoi stretti che non permettono ricreazione all’interno se non in aula. L’intervento prevede anche la formazione di un camminamento pedonale dalla tendostruttura allo stabile, per l’accessibilità in sicurezza dell’istituto.

Altri tre interventi sono previsti a Valdagno: agli istituti Boccioni e Trissino.
Nel dettaglio, una tendostruttura di 6 x 7 metri verrà allestita all’istituto Boccioni in via Marzotto, per permettere in ambiente debitamente illuminato e climatizzato la didattica dei ragazzi con disabilità.
All’istituto Trissino di via Lungo Agno è destinata una tendostruttura che misura 8 x 10 metri e che verrà utilizzata come area di attesa all’ingresso, mentre sei tende a rullo verranno montate nella sede di via Zanella in modo da trasformare il portico dell’istituto in palestra sì all’aperto, ma protetta dalle intemperie.

Ad aggiudicarsi la commessa è stata la ditta Alpi Srl di Peschiera Borromeo (MI), che ha tempo fino al 19 novembre per allestire e rendere operative le strutture. L’importo ammonta a circa 174mila euro, che la Provincia mette a disposizione attingendo dai contributi ministeriali legati all’emergenza sanitaria Covid19.

“Avremmo voluto essere più tempestivi nella consegna -concludono Balbi e Franco- ma il ritardo con cui ci sono arrivate le indicazioni precise a livello nazionale non ce l’ha permesso. Come Provincia, con un costante contatto con i dirigenti scolastici, abbiamo fatto il massimo per far sì che le scuole possano garantire il rispetto delle regole di sicurezza e i dati sembrano dar ragione all’impegno. L’attenzione deve comunque rimanere alta da parte di tutti, soprattutto dei ragazzi e soprattutto fuori dagli istituti scolastici, altrimenti vanifichiamo gli sforzi che a vari livelli si stanno facendo.”