Dopo cinque anni di attesa, il mondo dei pubblici esercizi ha un nuovo contratto che interessa, nel Vicentino, circa 4.200 imprese per 11mila lavoratori. La firma è arrivata venerdì scorso 9 febbraio e porta con sé una novità importante: questo è, infatti, il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. A siglare il CCNL nazionale, che ha una durata di quattro anni, è stata Fipe Confcommercio, assieme ad Angem e Legacoop Produzione e Servizi che hanno raggiunto l’accordo con Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.
“È un passo importante – spiega Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza – perché la Federazione è stata promotrice di una proposta innovativa, aggregando gli interessi di tutto il settore “fuori casa“. Si è così rafforzato il Contratto nazionale del Turismo, evitando, di fatto, differenziazioni che potevano nuocere a imprese e dipendenti.”
Ad essere interessati bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, ma anche discoteche, sale giochi e infine stabilimenti balneari.
L’aumento a regime è di 100 euro, ma va sottolineato che il Contratto ha anche altri elementi di novità, come il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e la flessibilità nella distribuzione oraria. In particolare viene introdotto l’orario multiperiodale, che consente una flessibilità positiva e negativa. I permessi (ROL) verranno ora maturati al 50% dopo il primo biennio dall’assunzione del lavoratore, che potrà fruirne della totalità quando avrà maturato 4 anni di permanenza nell’impresa. Gli scatti di anzianità, poi, vengono portati a 4 anni.
“Ristoranti e bar rappresentano una colonna portante del nostro sviluppo turistico – conclude il presidente della Confcommercio provinciale Sergio Rebecca – e oltre ad essere testimoni di un territorio, delle sue ricchezze enogastronomiche e tradizioni, sono anche un baluardo di vitalità in città, quartieri e paesi. Questo contratto è dunque uno strumento di modernità e flessibilità che può aiutare anche la nostra provincia nel suo percorso di crescita dell’economia turistica, sempre più strategica nel contesto economico vicentino.”
Sergio Rebecca, Presidente Confcommercio Vicenza