Il Comune di Vicenza ha adottato il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile. Suo scopo è individuare come raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso azioni che in un arco temporale lungo 10 anni migliorino l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con gli sviluppi urbanistici e territoriali. Il tutto nell’ottica di incrementare non solo la qualità dell’aria, ma anche le qualità urbane e dello spazio pubblico.
“E’ un lavoro corposo e per certi versi rivoluzionario – ha detto il sindaco Francesco Rucco al termine della giunta che ha adottato il documento – che raccoglie e valorizza l’attenzione alla mobilità sostenibile della nostra e delle passate amministrazioni, trasformandola in uno strumento di pianificazione di ampia portata, che sarà indispensabile anche per accedere ai finanziamenti previsti in questo campo”.
“Il Pums di Vicenza – ha aggiunto il vicesindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron – è stato costruito a partire da un significativo percorso di ascolto dei cittadini realizzato in epoca pandemica con modalità online che, di fatto, ci hanno permesso di raccogliere e mettere a sistema in modo estremamente analitico le istanze della partecipazione”.
Tre i punti di forza del documento, che non punta su singole infrastrutture ma su un progetto flessibile di visione della città: l’aumento della qualità dello spazio urbano anche attraverso la connessione del centro storico con i quartieri, la promozione delle tecnologie e la condivisione di strategie con il territorio sovracomunale.
“Tra i focus del piano – ha ricordato l’assessore Celebron – vi sono in primis le linee del metrobus che, con frequenza ogni 8 – 10 minuti e servite da nuovi comodi parcheggi d’interscambio, risultano fortemente competitive rispetto all’automobile privata”.
In tema di qualità dello spazio urbano, il piano definisce poi le nuove zone 30 e interventi su spazi pubblici da dedicare alla mobilità perdonale: “Raccogliendo anche l’istanza dei cittadini – ha detto l’assessore – pensiamo di riqualificare soprattutto le aree davanti alle scuole e, più in generale, di trasformare gli spazi contesi in spazi condivisi”.
Anche la logistica delle merci entra a pieno titolo nella pianificazione della mobilità sostenibile, con la previsione, accanto alla pioneristica attività svolta dalla società partecipata Veloce, di una ZTL merci completata da servizi come i locker per il ritiro dei pacchi.
Un capitolo importante è inoltre dedicato alla mobilità ciclabile: “Se negli anni scorsi ci siamo concentrati sul completamento della rete ciclabile cittadina – precisa l’assessore – ora stiamo lavorando sui collegamenti extra comunali, sul bike sharing e sulle ciclostazioni. Le indagini ci dicono infatti che entro i 6 chilometri di distanza i cittadini sono disposti ad utilizzare le biciclette, magari elettriche, purché su percorsi sicuri e con servizi adeguati”.
Il piano definisce infine sette possibili scenari di implementazione progressiva della mobilità sostenibile che si traducono in un altrettanto progressivo aumento dell’utilizzo del trasporto pubblico.
Gli scenari vanno dalla già programmata introduzione della prima linea del metro bus (linea rossa) all’attivazione di tutte le nuove linee brt e della navetta del centro storico, sostenuta dalla realizzazione dei nuovi parcheggi d’interscambio ai capolinea. Specifici scenari riguardano inoltre la calmierazione del traffico privato a favore della fluidità della mobilità pubblica, l’introduzione di una Ztl merci e di stazioni di consegna self service, la riorganizzazione dell’offerta della sosta, il completamento della rete e dei servizi per la mobilità ciclistica.
Il Pums di Vicenza sarà ora sottoposto al parere vas della Regione del Veneto e pubblicato per 60 giorni durante i quali sarà possibile presentare osservazioni. Si andrà quindi al voto finale in consiglio comunale.