E’ paradossale: ottenere l’opposto di quel che si vuole ottenere: il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha temuto, erroneamente, che l’Ucraina volesse entrare nella Nato, e questo è stato, a suo parere, uno dei motivi dell’invasione – si legge nella nota di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.
Abbiamo già smontato questa tesi, ma a volerci credere, il risultato che otterrà è quello diametralmente opposto a quanto desiderato: l’Ucraina non farà parte della Nato, ma neanche farà parte di quella “Grande Russia” nata nel cervello dell’invasore russo.
Per di più Finlandia e Svezia, paesi neutrali, non appartenenti alla Nato, stanno considerando concretamente l’ingresso nell’Alleanza atlantica. Infatti, i due Paesi hanno partecipato alle esercitazioni Nato “Cold Response 2022”.
In effetti, l’appartenenza di Svezia e Finlandia all’Unione è già di per sé una forma di protezione da eventuali attacchi armati. Il Trattato dell’Unione europea (art.42) prevede che i Paesi della Ue partecipino alla difesa reciproca in caso di attacco di un Paese straniero. L’adesione alla Nato completerebbe lo scudo protettivo. Il Cremlino ha reagito negativamente, sollevando il problema della sicurezza nell’area, vale a dire la propria, come ha fatto con l’Ucraina.
Putin dice che vedrebbe un nemico nel caso la Finlandia aderisse alla Nato. Non si è accorto che, con l’aggressione all’Ucraina, ha stimolato proprio l’adesione di Finlandia e Svezia all’Alleanza atlantica.
Putin vorrebbe essere il successore di Pietro il Grande. Appare, invece, come il cugino di Kim-Jong-un.
Primo Mastrantoni, Aduc