È in edicola e presso le migliori librerie il numero 5 / 2019 di Quaderni Vicentini, diretti da Pino Dato, che parte da una riflessione: il disordine morale, etico, ideologico che sconvolge oggi il pianeta dell’uomo (La guerra civile mondiale del ‘Secolo Breve’ continua?) è scandito su un anniversario simbolicamente forte, i 50 anni della strage di Piazza Fontana, un immane delitto che ha aperto la cosiddetta “strategia della tensione”.
Le rivisitazione di una vicenda, la cui verità in gran parte è stata svelata (matrice neofascista) – ma non tutta – e che, soprattutto non si è coniugata con la giustizia. Prescrizione, sevizi e inchieste deviate hanno confezionato il tragico “prodotto”.
Di particolare interesse sociologico-bancario (e vicentino) la vicenda narrata sullo “scisma” di suore di un convento del rodigino – ove vive suor Carla, sorella dell’ex presidente della Popolare vicentina Zonin – , travolto da una munifica donazione dell’ex dominus.
Di notevole interesse, perché purtroppo tuttora attuale, la rivisitazione di Valentina Dovigo, sul dramma, anche questo in fondo irrisolto delle Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) veneto-vicentine: una vera e propria storia di veleni ormai tristemente noti.
Efficace e documentata l’inchiesta di Enrico Delle Femmine sui troppo numerosi morti sul lavoro e soprattutto sulla dolosa assenza della stampa, tutt’altro che pronta ad occuparsene e a stimolare le dormienti coscienze dei più.
Efficaci le note di Giovanni Bertacche sulla ferita aperta di Borgo Berga e sull’errata edilizia residenziale pubblica del sempre presente Zaia.
Poi si parla del caso Mantoan, il responsabile di tanta parte della sanità veneta, toccato dalla grazia di nuove nomine e coinvolto in un incidente mortale con la propria macchina di servizio che definire, secondo le perizie ufficiali, bizzarro è poco.
La parte culturale è, come al solito, ricca.
Spazia da un saggio di Pedrotti Rigo sull’enigma della coscienza ad un efficace racconto storico di Lucio Panozzo su un caso incredibile di “lebbra spirituale” a Campiglia dei Berici.
Sonia Residori racconta da par suo la Strange alliance: partigiani italiani e partigiani alleati sul Grappa: rivelazione di un documento inedito e il punto su una pagina di storia piuttosto trascurata e che riguarda la vicentinità molto da vicino.
Il ricordo di Antonio Concato, nel bel libro di Roberto Pellizzaro che riassume la storia di un vero Novecento vicentino vincente in Italia e in Europa, è firmato dal direttore Pino Dato.
E c’è un altro ricordo stimolato da questo numero, quello di Vinicio, il bomber biancorosso che nel lontano 1966, a 34 anni, imitò, anche nello stile, il famoso e celebrato Ronaldo di oggi: ma vincendo la classifica cannonieri nel “piccolo” Lanerossi.
Da non perdere, infine, la brillante e documentata recensione di Alberto Milesi sulla prima della Scala 2019: la Tosca di Puccini, il racconto Panchine, della giovane Sonia Sella, la recensione del bel libretto di Franco Paggin, Le sfumature emozionali, e tanti altri servizi di cultura, storia, attualità.
Un’appuntamento con un numero di Quaderni Vicentini assolutamente da non perdere.