Il contesto attuale, purtroppo, non è certo dei migliori. L’avvento della pandemia, infatti, ha portato ad una serie di problematiche in ambito economico che, purtroppo, rischiano di ampliarsi ulteriormente a causa della seconda e vigorosa ondata pandemica. In un simile contesto, nel tentativo di non far collassare il sistema, alcuni interventi del legislatore sono propedeutici a far circolare l’economia.
Quello più famoso, entrato in vigore mediante il cosiddetto “Decreto Rilancio”, è l’”eco-bonus 110”, che imperversa nel dibattito sociale nazionale e consentirà a molti soggetti di poter effettuare delle significative ristrutturazioni della propria casa in un contesto fiscale particolarmente vantaggioso.
Ecobonus: il vantaggio delle detrazioni sugli infissi
Grazie ad esso, il contribuente può usufruire dell’ecobonus 110 sottoforma di uno sconto nella fattura che viene emessa da chi effettua materialmente il lavoro. Quest’ultimo, a sua volta, potrà recuperare lo sconto effettuato in forma di credito d’imposta, che potrà essere ceduto ad altri soggetti come gli intermediari finanziari e gli istituti di credito.
Tra le tante opportunità offerte dall’ecobonus, spicca la possibilità di poter chiedere le detrazioni fiscali Infissi, che rientrano, a tutti gli effetti, tra le spese di riqualificazione energetica o antisismica da realizzare sugli edifici e riduce a soli cinque anni il tempo per ottenere le detrazioni. Un’occasione storica, l’attuale, per poter rifare il look alla propria abitazione nel pieno rispetto dell’ambiente.
Nello stesso decreto, inoltre, una voce particolare la meritano anche i “nuovi incentivi auto”. Fino alla fine di quest’anno, infatti, sarà possibile procedere alla rottamazione della propria auto, con una vetustà di almeno dieci anni, e beneficiare di un bonus di €.3500,00 spendibile per l’acquisto di un’autovettura Euro 6. Il bonus, nel caso in cui si acquistasse un’auto ibrida o elettrica, è di importo ancora superiore: €.10000,00.
La rottamazione del vecchio veicolo, però, non è un elemento indispensabile, anche se è in grado, per quanto ovvio, di far lievitare l’entità del bonus. Qualora si acquistasse un veicolo Euro 6 senza rottamazione l’entità del bonus sarebbe pari a €.1750,00, mentre l’acquisto di auto elettrica o ibrida senza rottamazione consentirebbe di beneficiare di una somma di €.6500,00
Bonus mobili: quali sono le caratteristiche
Nel Decreto Legge, però, un occhio di riguardo è riservato anche ai veicoli non di prima immatricolazione. Anche le auto usate, infatti, possono essere acquistare sfruttando alcuni benefici dal punto di vista fiscale: le tasse di trasferimento dell’automobile, infatti, si riducono del 60%, a patto che la nuova auto sia di categoria Euro 6 e venga rottamata una vettura inquinante (da Euro 0 a Euro 3).
Un’altra agevolazione particolarmente ambita è il “bonus mobili”, particolarmente invitante per rinnovare l’arredamento della propria abitazione. A prescindere dalla spesa sostenuta, l’importo massimo su cui si può detrarre è pari ad €.10.000,00, ma si può applicare ad ogni singola unità abitativa: qualora si fosse titolari di più immobili, di conseguenza, è possibile sfruttare l’agevolazione più volte.
È possibile accedere a questo bonus quando si acquistano elettrodomestici e mobili per l’arredo della casa, che devono essere necessariamente indicati quando si esegue il bonifico di pagamento, mentre qualora si procedesse all’acquisto mediante bancomat o carta di credito non è necessaria alcuna ulteriore specifica.
Grazie al bonus mobili si può ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+. La modalità di calcolo della detrazione è molto semplice: è sufficiente dividere la detrazione totale spettante per 10 quote uguali, allo scopo di calcolare quella di spettanza annuale dell’IRPEF tramite 730 e Modello Unico.