E’ stato pubblicato oggi l’annuale rapporto sulla qualità della vita per quanto riguarda le 107 province italiane, redatto dal quotidiano economico “Italia Oggi” in collaborazione con l’università “La Sapienza” di Roma.
Il dato principale che emerge è che cinque province venete su sette hanno perso posizioni, praticamente tutte ad eccezione di Venezia e Treviso con il record negativo di Padova che passa dall’11° al 29° posto, seguita da Rovigo passata dal 58° al 70° posto.
Anche la provincia di Vicenza perde alcune posizioni passando dal 17° al 27° posto con situazioni diverse per quanto riguarda i vari settori.
I migliori risultati (con qualità della vita in fascia buona) arrivano da sicurezza sociale (6° posto con 40 posizioni guadagnate rispetto al 2021), popolazione (7° posto), affari e lavoro (14°), reati e sicurezza (16°).
In fascia accettabile troviamo l’istruzione e la formazione (34° posto) e la voce reddito e ricchezza (48°), mentre è inserito in fascia scarsa il tempo libero (69°).
Il sistema salute e l’ambiente sono le voci che pesano sul risultato complessivo a causa delle rispettive posizioni, 87^ e 88^ a livello nazionale (fascia insufficiente).
Nello specifico, la provincia di Vicenza ottiene i migliori risultati grazie al 4° posto per il minor tasso di disoccupazione giovanile e per il minor numero di giovani che non lavorano e non studiano.
Buone posizioni anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione (15-64 anni) maschile (12° posto) e femminile (9°) e i numeri di reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti, che resta basso con un 6° posto a livello nazionale, e di reati contro la persona (7° posto). Numeri confortanti anche per quanto riguarda il tasso di mortalità per mille residenti che regala alla provincia berica un buon 8° posto e la 7^ posizione per quanto riguarda il numero medio di figli per donna.
Tra le performance meno lusinghiere molte voci riguardano l’ambiente, situazione che coinvolge tutte le province legate geograficamente alla Pianura Padana: 102° posto per superamenti del limite orario previsto per il PM2,5 (Padova e Venezia sono al 106°), 97° posto per superamenti del limite per il PM10 davanti a Treviso, Padova e Venezia.
Vicenza risulta essere una provincia che produce molti rifiuti (98° posto) e consuma molta energia elettrica pro capite (92°). Si salva invece su alcune voci come la densità di piste ciclabili nei capoluoghi (21^ posizione stabile), l’offerta del trasporto pubblico (20^) e sulla raccolta differenziata dove occupa la 19^ posizione.
Anche il sistema salute non offre una situazione lusinghiera, con una 100^ posizione per i posti letto in reparti di oncologia e un 90° posto per le apparecchiature diagnostiche. Il risultato migliore arriva con la 31^ posizione per i posti letto di ostetricia e ginecologia ogni mille abitanti.