Il blackjack è uno dei giochi di carte più popolari in Italia, e si tratta anche di uno dei passatempi di gambling più antichi. Ci si trova di fronte ad un gioco incentrato sulla strategia, che richiede ai player di prendere decisioni in base alle carte che vengono distribuite, con lo scopo di aumentare le probabilità di vittoria. Una delle tecniche in assoluto più diffuse è lo split, cioè la divisione delle carte, quando il croupier propone questa soluzione. Si tratta di un momento chiave, e di una strategia che richiede un doveroso approfondimento. Nella guida di oggi, quindi, scopriremo insieme quando conviene splittare a Blackjack.
Split nel blackjack: cosa significa esattamente?
Lo split nel blackjack è un’azione che il giocatore può intraprendere quando trova una mano con due carte dello stesso valore, o uguali. Si tratta di una situazione che può verificarsi anche quando si gioca al blackjack online, presso uno dei tanti casinò digitali presenti in rete. Quando si verifica questa coincidenza, il croupier propone al player di splittare le carte, con la possibilità di raddoppiare la puntata. In sintesi, le due carte diventeranno due mani a tutti gli effetti, e sulla seconda carta si punterà una cifra uguale alla quota della prima mano.
Come immediata conseguenza della giocata, il croupier distribuirà due carte, una per ogni mano. Lo split, dunque, è una strategia che può davvero fare la differenza, in quanto aumenta in modo esponenziale le probabilità di vittoria. Di contro, deve essere eseguita correttamente.
Quando conviene splittare?
Lo split, come detto, può risultare una tecnica chiave per vincere nel blackjack, ma non è sempre efficace. Ad esempio, al giocatore non conviene quasi mai splittare le carte che potenzialmente possono portare al bust. Al contrario, se le due carte – una volta divise – possono incrementare le probabilità di vittoria, allora conviene tentare la strategia dello split.
Una terza opzione emerge studiando le carte che ha il banco, ed è anche la più efficace per riuscire a fare 21. Proprio per questo motivo, il giocatore più attento dovrà sempre tenere d’occhio la carta scoperta del croupier. Ci sono però delle situazioni particolari dove al giocatore viene semplificata la vita, ovvero delle coppie di carte che conviene dividere sempre e comunque. Si parla ad esempio delle coppie d’assi, così come avviene per le coppie di 8, che possono sicuramente rendere di più se si esegue uno split.
Se invece parliamo delle coppie di carte uguali da non dividere, in questo elenco troviamo ad esempio i 10, per via del fatto che conviene “accontentarsi” del 20. Anche il doppio 4 conviene mantenerlo, dato che difficilmente si arriverà al bust chiedendo una terza carta. Lo stesso discorso vale per la coppia di 5. Di contro, la strategia entra in campo quando escono altre coppie particolari, come i 2 o i 3, insieme al 7, al 9 e alle coppie di 6. In questi casi, lo split è rischioso, ma può portare risultati eccellenti se il giocatore sa studiare la carta del banco.