J.P. Bimeni & The Black Belts
Free Me
Jean Patrick Bimeni, voce
Alejandro Larraga, tastiere
Rodrigo Ulises, batteria
Pablo Cano, basso
Fernando Vasco, chitarra
Rafael Díaz, saxofono
Ricardo Martínez Losa, tromba
BIGLIETTI ESAURITI
Si potrebbe chiamare “Poker di Groove” il quarto sold out della rassegna musicale del Centro Culturale Candiani a tre giorni dalla data del concerto!
Nulla di che stupirsi vi sto che a esibirsi sabato 16 novembre alle 21.00 sarà J.P. Bimeni, il cantante originario del Ruanda che a Londra è diventato un caso, in Italia per sole cinque date fra cui Mestre. Classe, pathos e militanza per una voce fra Otis Redding e Marvin Gaye, che racconta tragedie e speranze del continente più povero del pianeta.
Discendente di una famiglia reale burundese, Bimeni lascia il suo paese all’età di 15 anni durante la guerra civile. Sopravvivendo a tre episodi in cui la sua vita viene attentata, ottiene infine lo stato di rifugiato e fugge nel Regno Unito dove tuttora vive. Si trasferisce a Londra nel 2001 dove abbraccia le infinite possibilità musicali che la città offre: jam sessions con la band di Roots Manuva, serate open mic insieme a Shingai Shoniwa dei Noisettes, e un incontro con una Adele allora adolescente.
La musica gli offre una tregua e gli dà respiro in quei giorni in cui Bimeni, da solo, ricomincia la sua vita nel Regno Unito. “In Galles per la prima volta comprai della musica – raccolte di Ray Charles, Otis Redding, Bob Marley e Marvin Gaye”. Artisti che ispireranno poi la composizione delle sue canzoni.
Ispirato dalle classiche sonorità anni 60 di Motown e dai grooves della Stax, l’album viene scritto dal direttore musicale Eduardo Martinez e dal compositore Marc Ibarz , mentre Bimeni impregna questi racconti di amore e perdita con le sue tragiche esperienze, rendendo Free Me una profonda colonna sonora soul per la sua vita sofferta.
In Free Me, alle jam funk si susseguono profonde e accorate ballad provenienti dal southern soul, con un’atmosfera unica presente in tutto questo capolavoro, grazie a quel suo edificante stile africano. Che si tratti del funk di Honesty, della ribelle e ispirata Fade Away o della commovente I Miss You, in ogni situazione Bimeni dimostra un’incredibile profondità con la sua estensione vocale. Il fatto che Bimeni abbia vissuto un’esistenza fuori dall’ordinario e viva per raccontare questa storia rende queste canzoni ancora più significative: un soul che solo chi conosce la vera sofferenza sa interpretare.
Informazioni: www.culturavenezia.it/candiani