Nonostante il passaggio stia avvenendo ancora in modo lento, è ormai chiaro che il prossimo futuro vedrà il costante aumento nell’uso delle energie rinnovabili. Questa tendenza è testimoniata soprattutto dalle scelte dei produttori di automobili che, complici gli incentivi statali, stanno incrementando la produzione di veicoli elettrici.
Vista da una prospettiva più ridotta, però, la rivoluzione è iniziata soprattutto nel momento in cui il telefono e molti altri dispositivi elettrici sono diventati portatili, fattore che ha dato un notevole impulso alla tecnologia delle celle di energia; è stato stimato, infatti, che a partire dal 2025 il mercato delle batterie raggiungerà un valore di 250 miliardi di euro e offrirà lavoro a 5 milioni di persone.
I vantaggi offerti dalle batterie fanno in fretta a diventare svantaggi se queste non sono adoperate e mantenute in modo corretto; a parte il rischio di inquinamento, infatti, la loro vita può accorciarsi drasticamente al punto da diventare addirittura anti-economiche. Ecco quindi quattro semplici consigli su come prendersi cura al meglio delle batterie, indipendentemente dalla loro tipologia.
1: Scegliere sempre l’adeguato voltaggio
Le batterie più utilizzate sono ovviamente quelle per gli autoveicoli: auto, moto e camion, seguite subito dopo da quelle destinate ad alimentare elettroutensili e dispositivi elettrici portatili di varia natura.
Dal momento che il voltaggio cambia a seconda del tipo di dispositivo da alimentare, è importante verificare la compatibilità della batteria; il tipo di composizione della cella può anche essere diverso, infatti, ma se il voltaggio non è compatibile si rischia di danneggiare sia la batteria sia il dispositivo a cui viene collegata.
2: Usare il caricatore adeguato
Dal momento che sia la tensione sia la corrente di rete non sono le stesse di quelle utilizzate dalle batterie è necessario adoperare un apposito dispositivo elettrico atto a convertire la tensione e la corrente; di conseguenza, nella maggior parte dei casi, le batterie vengono rovinate da un uso improprio del dispositivo di ricarica.
Il modo migliore per trasformare la corrente è quello di adoperare appunto un trasformatore, oppure un inverter; alcuni dispositivi possono essere ricaricati anche mediante cavi USB, sfruttando il trasformatore interno di un altro dispositivo, che può essere un computer o una lampada da scrivania per esempio. Gli elettroutensili o altre apparecchiature che fanno uso di batterie con voltaggi non comuni invece, come i laptop per esempio, dispongono di caricabatterie specifici.
Quale che sia la natura della batteria, è importante seguire sempre le indicazioni contenute nelle istruzioni del dispositivo a cui fa riferimento. Alcune batterie per esempio, prima di essere adoperate per la prima volta devono essere messe sotto carica per un determinato periodo di tempo, in modo da adeguare la memoria della stessa; altre, invece, hanno un tempo di ricarica che varia notevolmente a seconda del tipo di caricabatterie usato.
3: Attenzione ai tempi di ricarica
L’uso del caricabatteria originale è importante non solo per accorciare i tempi di ricarica, ma soprattutto per evitare problemi di compatibilità che, alla lunga, potrebbero incidere negativamente sulle prestazioni della batteria e accorciare la sua vita utile.
Un altro fattore spesso sottovalutato, ma decisamente nocivo per una batteria, è il tempo che continua a rimanere collegata al caricatore dopo aver raggiunto il massimo della carica. Molte aziende produttrici stanno risolvendo questo problema dotando i caricabatteria di un circuito che permette loro di spegnersi automaticamente, non appena la batteria collegata raggiunge la massima carica, ma la maggior parte dei caricabatteria in commercio non hanno ancora questa funzionalità. Lasciare troppo tempo la batteria sotto carica, quindi, è deleterio e in alcuni casi anche pericoloso, in quanto potrebbe causare esplosioni.
4: Corretto stoccaggio e manutenzione
Le batterie che richiedono manutenzione, come quelle non a secco per le automobili, sono sempre meno usate ormai; nella maggior parte dei casi, quindi, per conservare in buono stato le batterie basta attenersi ad alcune regole fondamentali.
Le temperature estreme mettono a dura gli elementi delle batterie, soprattutto quando queste non vengono utilizzate; nel caso delle automobili quindi, e soprattutto nei posti dove le condizioni climatiche lo richiedono, è bene procurarsi un dispositivo atto a mantenere la carica, da collegare alla batteria durante la notte e nel periodo più freddo dell’anno.
Nel caso delle batterie di fotocamere, videocamere o altri dispositivi elettronici, se questi non vengono adoperati di frequente è meglio rimuoverle e conservarle in un posto secco e a temperatura costante, e non esporle mai alla luce diretta del sole. Se avrete il buon senso di adottare queste misure cautelative nell’uso delle batterie, allora sarete in grado di conservare le loro capacità e prestazioni molto a lungo.