Importante e significativo incontro, oggi, tra gli studenti e i Poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Vicenza nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, che ha la finalità di promuovere la sensibilizzazione contro la violenza di genere. La scuola coinvolta nell’iniziativa odierna è l’Istituto Tecnico Commerciale G. Piovene di Vicenza.
La campagna “Questo non è amore” interviene su un tema drammaticamente di attualità, nell’ottica della prevenzione e della educazione, puntando ad un cambio di passo radicale nel tentare di fermare un fenomeno tragicamente consolidato nella società. L’idea è fornire informazioni e strumenti per comprendere la portata del dramma della violenza di genere, affinché già dall’età adolescenziale i ragazzi possano fornire il proprio contributo, per essere parte attiva del cambiamento.
Nell’incontro al Piovene è innanzitutto stato spiegato il concetto di violenza di genere, e in quali e quante forme si possa presentare: fisica, sessuale, psicologica ed economica, tutte facce della stessa medaglia, tutte prevaricazioni che comprimono la dignità e l’integrità fisica e mentale delle vittime. Doveroso parlare anche del gesto estremo del femminicidio: con i ragazzi sono stati esaminati gli strumenti a disposizione delle Istituzioni, tanto a livello penale, quanto preventivo, con una compiuta disamina del provvedimento monitorio del Questore, l’ammonimento per violenza domestica e per gli atti persecutori.
Infine sono stati affrontati gli argomenti del bullismo e del cyberbullismo, anche alla luce delle recenti innovazioni normative, in materia di misure di prevenzione personali, a contrasto del disagio e della criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale. In particolare l’attenzione si è focalizzata sulle misure di prevenzione personali dirette ai minorenni, con particolare riguardo all’ammonimento.
Dopo le spiegazioni, i Poliziotti si sono messi a disposizione delle classi partecipanti per domande e osservazioni. Ne è seguito un dibattito particolarmente vivace, con i numerosi studenti e docenti che hanno formulato parecchie domande e presentato alcune loro considerazioni sul tema.