Il Questore della Provincia di Vicenza Paolo SARTORI – come da sua nota (qui l’azione del questore di Vicenza e provincia Paolo Sartori dal suo insediamento in città, ndr) – ha disposto la sospensione della Licenza e la contestuale, immediata chiusura del Bar “MASTER T CAFE’” che si trova a Vicenza in Corso San Felice e Fortunato.
Il provvedimento del Questore, che avrà una durata di 7 giorni, è conseguente al perdurare delle problematiche di ordine e sicurezza pubblica che avevano dato luogo alla precedente chiusura dell’aprile scoro, poste all’evidenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza anche nell’ennesimo esposto sottoscritto da residente della zona.
Il locale, a seguito di interventi delle Forze di Polizia effettuati da inizio agosto, risulta ancora frequentato da soggetti con pregiudizi penali e/o di Polizia per reati di diversa natura e gravità e da persone poco rispettose della quiete pubblica, creando disturbo e seri problemi di ordine e sicurezza pubblica ai residenti della zona.
Durante il servizio coordinato di controllo del territorio di giovedì 25 agosto 2022, come sempre effettuato da personale della Polizia di Stato in concorso con i Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Vicenza, con l’ausilio di cani antidroga, un giovane cittadino straniero è stato trovato in possesso all’interno del bar Master T Cafè di sostanza stupefacente tipo marijuana e segnalato alla Prefettura per detenzione ad uso personale ex art. 75 dpr 309/90.
Nel corso del controllo sono stati anche identificati altri avventori, tutti con pregiudizi penali e/o di polizia-
La valutazione di una serie di dati relativi anche a interventi pregressi delle Forze di Polizia, unitamente alla accertata abituale presenza di soggetti pregiudicati, hanno determinato l’odierna decisione del Questore, il quale ha disposto la sospensione della licenza in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, con contestuale immediata chiusura del Locale: si tratta, in questo caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento.