“Quinto mistero”, passione per storia e cultura del Vicentino: menzione d’onore premio Sarzana a Daniel H. Tinto

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Daniel Tinto premio Sarzana menzione d'onore
Daniel Tinto premio Sarzana menzione d'onore

Lo scorso 7 dicembre Daniel H. Tinto, 32 anni, di Quinto Vicentino, ha ricevuto la menzione d’onore al premio Sarzana alla IX edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana, sezione saggistica (vinta da Andrea Scanzi). Tinto di formazione è un biologo sanitario e di professione tecnico chimico, dal 2012 ha iniziato a lavorare nel mondo della cultura, del turismo e dell’arte come semplice guardia sala/accompagnatore turistico. Ascoltando guide turistiche per oltre sei anni e lavorando nei principali siti culturali di Vicenza e Montecchio Maggiore (Palazzo Leoni Montanari, Teatro Olimpico, Villa Almerico Capra detta “La Rotonda”, Palazzo Chiericati, Basilica Palladiana, Villa Cordellina Lombardi, Castelli della Villa e della Bella Guardia, Priare, Museo Naturalistico Archeologico “Zannato”) ha sviluppato una conoscenza di base del territorio che ha poi cercato di ampliare con approfondimenti personali.

Daniel Tinto Quinto mistero
Daniel Tinto Quinto mistero

Il suo primo libro è “Quinto amore per te“. “La mia fortuna – spiega – è stata quella di entrare in contatto con persone estremamente preparate, le quali stimolavano ripetutamente la mia sete di sapere. La mia curiosità ed amore infinito per Vicenza ed il suo territorio mi ha portato a collaborare attualmente col Comune di Quinto Vicentino, dove risiedo, per la promozione di Villa Thiene, opera palladiana estremamente sottovalutata e dimenticata. Da diversi anni sono attivo sul territorio in diverse associazioni di volontariato e nell’ultimo anno è nato un video di promozione del territorio: “Quinto Vicentino: La perla del Tesina” che ha ottenuto più di 74000 visualizzazioni.”

“Quinto amore per te” tratta, in termini storico/artistici e utilizzando un linguaggio divulgativo, di diversi aspetti del territorio di Quinto Vicentino e limitrofi: analisi degli affreschi del Demio, quanto forte è l’influenza vasariana e cosa potrebbero rappresentare le decorazioni a lato dei riquadri nella volta della sala consiliare di villa Thiene. Analisi delle scene principali rappresentate e messaggio generale. Analisi della famiglia Thiene nel periodo di costruzione di Villa Thiene. Analisi di determinate parti architettoniche e confronto con altre ville palladiane (Villa Gazzotti). Ricerca di quella che poteva essere l’antica posizione del castello dei Lanzè. Ricerca ed analisi delle modifiche fatte al corso del fiume Tesina, a chiarimento di alcune ipotesi sbagliate collezionate da turisti”.

“Sono alla ricerca di un nuovo tipo di divulgazione – spiega ancora Tinto – il testo deve essere breve ma non povero di contenuti, con un linguaggio ricco ma non di difficile comprensione, semplice da leggere ma non superficiale. I comuni minori permettono, tramite la loro storia, di integrare e meglio comprendere la storia dei grandi centri urbani”.

L’opera che ha ricevuto la menzione d’onore al premio Sarzana, invece, “Quinto Mistero!” prosegue l’analisi storica sul territorio del comune di Quinto Vicentino.  Autopubblicato nel 2020, il testo prosegue il lavoro del precedente saggio “Quinto amore per te”. Gli argomenti principalmente trattati coinvolgono il territorio di Quinto Vicentino, Montecchio Maggiore, Vicenza e San Pietro in Gu’: toponomastica e storia località Case Benetti, Valproto, Lanzè a Quinto Vicentino, storia ed analisi di Villa Gorgo Benetti, famiglia Gurgo, storia ed analisi di Villa Tacchi, famiglia Tacchi, affreschi del ‘700 e committenti legati da temi comuni. La produzione della seta nel Vicentino e le virtù delle famiglie tra il ‘500 ed il ‘700. Palazzo Leoni Montanari, Villa Cordellina Lombardi e Villa Thiene, storia dell’araldo del Comune di Quinto Vicentino”.

“Sono personalmente un grande sostenitore e promotore del concetto del vedere l’Italia come un gigantesco museo diffuso dove ogni luogo ha la sua storia da raccontare – afferma l’autore -. Promuovo inoltre la digitalizzazione dei contenuti dei testi storici in modo da rendere più facilmente accessibili tutte le informazioni ai cittadini. Quest’ultimi devono armarsi di curiosità ed intraprendenza e cercare di documentare quanto più possibile il loro territorio, specialmente se si tratta di comuni minori”.