Torna la Championship di Radici Future: aziende protagoniste sulla via della sostenibilità

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Andrea Visentin - Presidente Radici Future 2030
Andrea Visentin - Presidente Radici Future 2030

Si aprono oggi le candidature alla Championship di Radici Future 2030 che torna, per il secondo anno, ad accendere i riflettori sui percorsi di  crescita virtuosi e sostenibili. Dopo aver offerto, lo scorso anno, un quadro d’insieme sulle buone pratiche adottate dalle  aziende a tutto tondo, la Championship torna con una nuova edizione che pone il focus  sull’economia circolare. Elemento fondamentale e fondante di ogni valida strategia messa in  campo sulla scia dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle  Nazioni Unite.  

E quest’anno Radici Future allarga i propri orizzonti. Nel tentativo di coinvolgere sempre più soggetti in questa rivoluzione culturale, indispensabile per una crescita davvero positiva, il  festival ha infatti deciso di coinvolgere nella Championship tutte le categorie produttive e  professionali. Aziende di ogni settore saranno quindi invitate a illustrare il proprio operato, gli  obiettivi raggiunti, ma anche le difficoltà incontrate nel tentativo di realizzare un valido progetto di economia circolare.  

Una scelta presa per aumentare il proprio raggio d’azione e favorire l’interazione dei tanti attori  sociali che sono parte attiva di questo necessario processo di rinnovamento. Radici Future 2030 si costituisce quindi associazione, diventa ETS, Ente del Terzo Settore, e prosegue nel proprio  cammino diventando centro nevralgico, punto di contatto strategico tra le tante realtà del  territorio che si impegnano ogni giorno per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.  

La partecipazione alla Championship di Radici Future è gratuita e aperta a tutte le imprese e le  attività professionali. Per aderire sarà necessario inoltrare la propria candidatura entro le ore  12:00 di venerdì 21 luglio 2023, tramite il sito www.radicifuture2030.org. I migliori progetti verranno premiati in occasione della terza edizione del festival in programma a novembre 2023.  

Anche quest’anno, per la realizzazione del contest, Radici Future si avvale della collaborazione  con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona, oltre che del prezioso  contributo del Comitato Tecnico Scientifico, formato da Elena Claire Ricci, ricercatrice  dell’ateneo scaligero, Elena Donazzan, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione e  Giorgio Santini, Presidente di AsVess-Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile. Saranno  loro a selezionare e valutare i progetti in gara e a individuare i vincitori di questa seconda  edizione della Championship.  

“L’obiettivo di quest’anno – spiega Elena Claire Ricci – è mettere in evidenza i tanti progetti di  economia circolare messi in atto nelle più disparate realtà produttive e professionali. Ad aziende  differenti per competenze e settore, verrà quindi somministrato lo stesso questionario  attraverso cui raccontare le proprie esperienze nel campo dell’economia circolare. Pratiche  messe a punto dopo tentativi, fallimenti e revisioni, necessari a trovare il proprio percorso. Un  percorso che non è uguale per tutti, ma che può essere costruito e modellato sulle possibilità e  le esigenze di ogni singola realtà, in modo da trovare la propria personale via per raggiungere al  meglio gli obiettivi di sostenibilità”.  

“Il rinnovato sostegno da parte dell’Università degli Studi di Verona, della Regione del Veneto e di AsVess per la realizzazione di questa seconda edizione della Championship di Radici Future,  conferma il valore di un progetto che, oggi più che mai, si dimostra utile ponte tra aziende,  mondo accademico, istituzioni e terzo settore – dichiara Andrea Visentin, Presidente di Radici Future 2030 -. Un collegamento fondamentale dato il ruolo centrale delle aziende, che  possono e devono essere artefici del cambiamento. Ridisegnando i propri modelli di  progettazione e produzione in un’ottica di economia circolare, le aziende hanno infatti il potere  di agire su tutta la filiera, rendendo la trasformazione davvero possibile.  

E in quest’ottica diventa ancora più importante il coinvolgimento delle nuove generazioni, che  tanto ci sta a cuore, e che portiamo avanti tramite il Progetto Education, partito lo scorso aprile  con una nuova edizione pensata per “formare i formatori”. Per diffondere cioè, in maniera più  consapevole e capillare, tramite gli insegnanti, il sapere sulle tematiche della sostenibilità,  dando solide basi in materia, agli adulti di domani. Formazione e aziende diventano così due  elementi di un unico progetto che mette insieme presente e futuro. Nella certezza che questi  elementi, uniti, moltiplichino in maniera esponenziale il proprio valore”.