Raffaele Colombara al Comune di Vicenza: «Che fine ha fatto la mozione per i risparmiatori truffati? Servono azioni concrete»

Organizzato dall'Associazione Giustizia Risparmiatori Ezzelino III da Onara, FederContribuenti, Adusbef Veneto, Movimento Risparmiatori Traditi e altre associazioni di risparmiatori si è celebrato il 28 marzo a Vicenza un simbolico “Funerale del Risparmio” premessa negli auspici degli organizzatori di una futura loro "Resurrezione"

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Il Funerale del risparmio in attesa della... Resurrezione: il 29 marzo a Vicenza Miatello, Paccagnela, Cavallari , Zaggia e altre associazioni con alcuni risparmiatori sulle nuove iniziative a loro tutela
Il Funerale del risparmio in attesa della... Resurrezione: il 29 marzo a Vicenza Miatello, Paccagnela, Cavallari , Zaggia e altre associazioni con alcuni risparmiatori sulle nuove iniziative a loro tutela

Il consigliere Raffaele Colombara ha presentato un’interpellanza al sindaco e alla giunta per fare il punto sugli impegni assunti lo scorso novembre con l’approvazione unanime del Consiglio comunale. Nel mirino: il silenzio dell’amministrazione e la mancata pressione su Governo, Parlamento e Commissione bancaria. Ieri, intanto, si è svolto a Vicenza un simbolico funerale del risparmio a cui hanno partecipato alcune decine di risparmiatori (nella foto si vede anche il consigliere comunale Nicolò Naclerio) che ancora vogliono caparbiamente stimolare tutti gli altri “traditi” dalle banche a credere nella… Resurrezione.

Raffaele Colombara, consigliere comunale
Raffaele Colombara, consigliere comunale

Che fine ha fatto la mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Vicenza il 28 novembre scorso, in cui si chiedeva a sindaco e giunta di sollecitare Governo e Parlamento per garantire ulteriori ristori ai risparmiatori truffati nel crac della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca? È la domanda che Raffaele Colombara, consigliere comunale del gruppo “Per una Grande Vicenza”, ha posto nero su bianco in un’interpellanza protocollata ieri, 28 marzo 2025, indirizzata al sindaco Giacomo Possamai e all’esecutivo cittadino. Un documento dettagliato e circostanziato in cui Colombara torna a dare voce a migliaia di cittadini traditi, ancora oggi in attesa di giustizia.

L’interpellanza fa seguito alle richieste dell’associazione “Noi che credevamo nella BpVi e in VB”, guidata da Luigi Ugone, che nei giorni scorsi ha scritto alla nuova Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario – presieduta dal senatore vicentino Pierantonio Zanettin – chiedendo la desecretazione degli atti e trasparenza sui fondi residui del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). Un’urgenza confermata anche dalla manifestazione di ieri organizzata dall’Associazione Giustizia Risparmiatori Ezzelino III da Onara, FederContribuenti, Adusbef Veneto, Movimento Risparmiatori Traditi e altre associazioni di risparmiatori per denunciare il disinteresse delle istituzioni: un simbolico “Funerale del Risparmio” premessa negli auspici degli organizzatori di una futura loro “Resurrezione”.

Colombara chiede all’amministrazione comunale di riferire su una lunga serie di fronti: quali azioni concrete siano state adottate, quali contatti siano stati attivati con il Governo e il Parlamento, se il Comune abbia sostenuto la richiesta di desecretazione dei documenti, se vi siano novità sulle somme ancora disponibili nel FIR e, soprattutto, se Vicenza abbia fatto pressione sui propri parlamentari per far riaprire i termini per chi, per cavilli o ritardi legati anche alla pandemia, non ha potuto accedere ai ristori.

Al centro della proposta anche la richiesta di attivarsi per l’istituzione di un nuovo fondo attingendo ai “conti dormienti” e per portare l’indennizzo al 95%, con tetto massimo aumentato a 200.000 euro.

Colombara infine invita sindaco e giunta a prendere posizione pubblica sulle recenti dichiarazioni della Commissione Europea, portate all’attenzione dei cittadini da Patrizio Miatello (Ezzelino III da Onara) e Marco Paccagnella (FederContribuenti) e  che ipotizzano la trasformazione del risparmio in investimento a rischio: una prospettiva che, avverte, rischia di spalancare le porte a nuove truffe di massa.

Una richiesta di chiarezza e responsabilità che, almeno per ora, attende risposta.