Ragazza non vedente tenuta fuori da ambulatorio di Vicenza per via del cane guida, la versione dell’Ulss 8 Berica

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Ospedale San Bortolo Vicenza Ulss 8 Berica

In relazione all’articolo apparso nella stampa locale ‘Io e il mio cane guida lasciati fuori dall’ambulatorio’ e ripreso da una rete televisiva nazionale, è stata avviata una verifica per fornire alla persona ogni approfondimento in quella che appare più un’incomprensione che un’errata procedura“.

Lo si legge in una nota dell’azienda Sanitaria Ulss 8 Berica in riferimento al fatto citato, avvenuto diversi giorni fa. Lara Mantoan, ragazza non vedente di 24 anni, insieme al cane Opale è stata tenuta fuori dall’ambulatorio medico di Vicenza, ha riferito che il personale presente non ha voluto sentire ragioni (leggi qui il fatto).

Questa la versione proposta dall’azienda sanitaria. “La ricostruzione dei fatti da parte della responsabile dei poliambulatori ha permesso di approfondire l’accaduto, anche in chiave di continuo miglioramento del servizio proposto ai pazienti con difficoltà visive. 

L’utente si è rivolto all’ambulatorio accompagnato dal cane guida, ma anche con due accompagnatori al seguito. Con l’intenzione di offrire la miglior accoglienza possibile, vista anche la possibilità che fosse necessaria una visita strumentale o diagnostica, è stato indicato all’utente non vedente l’opportunità di farsi assistere presso l’ambulatorio dalla persona d’accompagnamento: il personale ha offerto con cortesia e disponibilità spiegazioni sulla procedura da seguire.

Le linee operative adottate da molti anni dall’Azienda – proseguono dall’Ulss 8 Berica – garantiscono l’accesso ai cani guida all’interno delle strutture aziendali e sono state attivate iniziative di pet therapy che offrono  un notevole supporto emotivo  ai loro proprietari; in particolare l’Azienda è promotrice di un progetto innovativo che consente ai piccoli pazienti ricoverati in Pediatria di ricevere le visite dei propri cani, con gli opportuni accorgimenti per garantire adeguati standard di igiene e sicurezza. 

Il percorso è oggetto di continue migliorie ed anche il caso in oggetto permetterà di affinare ulteriormente procedura e le informazioni per l’utenza: verrà ribadito a tutti i professionisti della sanità che operano nelle strutture che l’accesso ai cani guida non solo, ovviamente, è permesso, ma anzi è consigliato in ogni ambito ospedaliero. 

Si resta a disposizione dell’utente coinvolto per ogni necessità assistenziale, utente al quale le strutture direzionali dell’ULSS offrono in ogni caso disponibilità per ogni confronto e approfondimento desiderato”.