“Ragazzi non rinunciate a sognare!”, il come lo suggerisce sul CorSera Matteo Marzotto: una condanna in primo grado per “presunta” evasione fiscale “fa curriculum”?

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Sul Corriere della Sera di oggi, 5 maggio, a pagina 25 ho trovato un articolo nel quale si cita (con foto) il “nostro” Matteo Marzotto. Sempre “stupefacente”. In pratica si propone come “fonte di ispirazione” per i giovani delle superiori. Lui, il Matteo, “si è realizzato ad alti livelli”, “ha raggiunto il successo”. Affascinante. Un esempio per tutti. Infatti per raggiungere alti livelli è importante nascere in una famiglia ricca e famosa. Così anche una condanna in primo grado per “presunta” evasione fiscale “fa curriculum”.
I ragazzi e la caccia al lavoro: «Non rinunciate a sognare»

Milano, imprenditori e sportivi raccontano a mille studenti come hanno raggiunto il successo
di Alessio Ribaudo, da Il Corriere della Sera

«Cosa farai da grande?». È una di quelle domande che, da sempre, gli studenti delle Superiori si sentono rivolgere man mano che si avvicinano al diploma. Una scelta che sta diventando ogni giorno più complicata perché, secondo uno studio del World Economic Forum, il 65 per cento dei bambini che frequentano le Elementari, poi farà un lavoro che oggi non esiste.

Per capire quale potrebbe essere la scelta migliore, a Milano, oggi circa mille studenti delle ultime tre classi delle Superiori parteciperanno gratuitamente alla «Smart Future Academy 2018». Un susseguirsi di incontri con personaggi del mondo dell’imprenditoria, della cultura, dello sport e delle forze armate.

Sul palco si alterneranno, infatti, Davide Dattoli, presidente e fondatore Talent Garden; il generale Teo Luzi, che comanda la Legione Carabinieri «Lombardia»; Paolo Martini, amministratore delegato Azimut capital management; l’imprenditore Matteo Marzotto; Betty Pagnin, co-fondatrice di ScuolaZoo; Corrado Passera, già amministratore delegato di Poste Italiane e Banca Intesa; il professore Sergio Pecorelli, già rettore Università di Brescia; Paolo Revelli, nuotatore olimpionico e imprenditore nel settore delle energie rinnovabili; Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare e Daniele Tranchini, amministratore delegato LaFabbrica.

«Nessuno di loro parlerà di orientamento universitario o di test di ammissione da superare – spiega Marco Bianchi, cofondatore di Smart Future Academy – ma racconteranno come si sono affermati partendo dalla carriera scolastica. Senza tralasciare gli errori commessi e mostrando come sia possibile raggiungere il successo partendo da un sogno».

I ragazzi, durante la giornata, potranno confrontarsi con i relatori. «Un tempo ci si affidava solo al parere dei genitori o dei professori – spiega Matteo Marzotto – ma avere la possibilità di ascoltare direttamente da chi si è realizzato ad alti livelli come ha raggiunto il successo, può essere una fonte di ispirazione. Per questo, credo nel progetto e quando posso partecipo».

«Il nostro obiettivo è anche quello di contrastare la sensazione di inadeguatezza che i giovani vivono – riprende Bianchi – dimostrando che tutti possono realizzare i sogni: a patto di seguire con impegno le proprie passioni».

La tappa di Milano, valevole anche per l’alternanza scuola-lavoro, segue quella di Brescia a cui hanno partecipato 1.500 studenti. «I numeri sono in crescita – conclude Bianchi – ed entro il 2022 sbarcheremo in dieci città italiane».

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Giorgio Langella
Giorgio Langella è nato il 12 dicembre 1954 a Vicenza. Figlio e nipote di partigiani, ha vissuto l'infanzia tra Cosenza, Catanzaro e Trieste. Nel 1968 il padre Antonio, funzionario di banca, fu trasferito a Lima e lì trascorse l'adolescenza con la famiglia. Nell'ottobre del 1968 un colpo di stato instaurò un governo militare, rivoluzionario e progressista presieduto dal generale Juan Velasco Alvarado. La nazionalizzazione dei pozzi petroliferi (che erano sfruttati da aziende nordamericane), la legge di riforma agraria, la legge di riforma dell'industria, così come il devastante terremoto del maggio 1970, furono tappe fondamentali nella sua formazione umana, ideale e politica. Tornato in Italia, a Padova negli anni della contestazione si iscrisse alla sezione Portello del PCI seguendo una logica evoluzione delle proprie convinzioni ideali. È stato eletto nel consiglio provinciale di Vicenza nel 2002 con la lista del PdCI. È laureato in ingegneria elettronica e lavora nel settore informatico. Sposato e padre di due figlie oggi vive a Creazzo (Vicenza). Ha scritto per Vicenza Papers, la collana di VicenzaPiù, "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" e ha curato "Quirino Traforti. Il partigiano dei lavoratori". Ha mantenuto i suoi ideali e la passione politica ed è ancora "ostinatamente e coerentemente un militante del PCI" di cui è segretario regionale del Veneto oltre che una cultore della musica e del bello.