“Buona fortuna da Aduc a Marinella Soldi, nuovo presidente della Rai. A lei, all’intero Cda e all’amministratore delegato Carlo Fuortes la sfiga (ché loro dovrebbero essere indipendenti in un conclave di “dipendenti”) di gestire il servizio pubblico radiotelevisivo in un tempo di grandi trasformazioni tecnologiche e di regime che continua ad affermarsi – nonostante le ripicche di Fratelli d’Italia che hanno messo fuori dalla mangiatoia – e che vive grazie ai contributi fiscali delle vittime e dei sudditi costretti a pagare il cosiddetto canone per il solo fatto di possedere un tv. Nel più generale percorso di consolidamento del regime partitocratico del Paese, la mangiatoia della Rai svolge un ruolo funzionale, senza la quale i partiti sarebbero dimensionati al loro reale e marginale ruolo nella società civile. Al nuovo vertice la bega di amministrare questo obiettivo nell’interesse delle specifiche segreterie di partito, e grazie agli italiani silenti e proni che
premiano la Rai con alti indici di ascolto, grazie ai quali si può continuare a drogare il mercato pubblicitario competendo (grazie alla concessione che viene data per violare le leggi antitrust sull’abuso di posizione dominante) con quegli sfigati delle altre emittenti”.
Così il nostro augurio sulla falsariga di una dichiarazione del capogruppo Pd alla camera, Debora Serracchiani: “Buon lavoro a Marinella Soldi, nuovo presidente della Rai. A lei, all’intero Cda e all’amministratore delegato Carlo Fuortes la sfida di rilanciare il servizio pubblico radiotelevisivo in un tempo di grandi trasformazioni tecnologiche e di cambiamenti che incidono sulla comunita’ nazionale. Nel piu’ generale percorso di ripresa del Paese il ruolo della Rai risultera’ centrale, al nuovo vertice il compito di centrare questo obiettivo nell’interesse di tutti gli italiani”. Cosi’ Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. (Agi)
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