Sportello comunale, Raniero (Usb): “sei una m… a dipendente, cittadina si scusa e paga solo 100 euro”

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front office
ex front office

Tagli di risorse e di personale – scrive Germano Raniero di Usb Vicenza – determinano un peggioramento dei servizi resi ai cittadini con il risultato che quest’ultimi se la prendono con gli incolpevoli dipendenti, soprattutto con le impiegate e gli impiegati che operano al front-office a continuo contatto con l’utenza.

A volte però, succede che l’utente se la prenda con un dipendente anche solo perché non può “accontentarlo nelle sue richieste”. Comunque, sia in casi di disservizi dovuti al malfunzionamento della macchina comunale per carenza di professionalità di chi dirige e organizza i vari settori, sia in quelli in cui è l’utente a fare richieste illecite, la cosa più comoda, è prendersela con lo sportellista.

Chi lavora allo sportello ha, oltre che dei doveri, anche degli obblighi da rispettare riguardo la normativa vigente, ed è per questo che a volte non rilascia questo o quel certificato. Quando un impiegato dell’Anagrafe chiede l’acquisto della marca da bollo al cittadino per esempio, spesso è aggredito verbalmente e non ha quasi strumenti per difendersi nel senso che, come recita il codice disciplinare, i dipendenti non possono avere alterchi con gli utenti , e nemmeno con i Dirigenti.

Sarebbe allora compito dei Dirigenti stessi tutelare i propri collaboratori, ma questo quasi mai accade e la prassi più adottata è quella di limitarsi a dare una metaforica “pacca sulla spalla” al dipendente aggredito, dispiacendosi per lei/lui solo a parole.

Un vergognoso fatto recente

Quanto descritto succede spesso, ed è successo recentemente agli sportelli comunali dell’Anagrafe di Villa Tacchi, sportelli che servono una notevole quantità di cittadini, in quanto unica alternativa rimasta in città alla Sede di Piazza Biade, dopo la chiusura delle Sedi di Anagrafe Decentrata della ex Circoscrizione 5 (Via Lago di Pusiano) e 6 (Via Thaon di Revel -Villa Lattes ).

L’episodio che qui riassumiamo brevemente è accaduto lo scorso 10 Ottobre quando una cittadina, G.R., non ottenendo ciò che chiedeva per incompletezza della documentazione da lei stessa presentata ha detto, davanti a testimoni, “Vergognatevi, fate schifo!”.

Non contenta, circa un’ora dopo, ha telefonato e insultato la stessa lavoratrice con frasi come “sei una merda”, “vai a fare in culo”, che si sono protratte per buoni cinque minuti assieme a confusi discorsi sulle mille incombenze che riempivano la sua giornata.

La dipendente, cercando inutilmente di registrare la telefonata col suo cellulare, ha inviato subito dettagliata relazione scritta alla Dirigenza, la quale è stata sollecitata ad intervenire anche dalla scrivente U.S. In entrambi i casi la risposta della Dirigente è stata “non vedo in quale modo potrei intervenire considerato che non ero presente ai fatti”.

La lavoratrice ha deciso, quindi, di difendersi in maniera autonoma rivolgendosi ad un’avvocata da noi consigliata, viste altre fruttuose collaborazioni con la nostra USB, ottenendo una formale “Lettera di scuse” e un pagamento di 100 euro da parte
della cittadina come risarcimento. Le spese legali sostenute sono state comunque superiori alla cifra ottenuta e la soddisfazione si è ridotta alla mera “questione di principio”.

E’ questo che non si può accettare: che i dipendenti che svolgono le loro mansioni con diligenza, pagati poco più di 1.000 euro mensili, quando sono attaccati ingiustamente non siano quasi mai difesi da Dirigenti i cui stipendi sono vergognosamente alti, e per i quali sembra risultare così facile “lavarsene le mani”.

E’ una vergogna cui si deve porre rimedio e questo lo devono fare Sindaco, Giunta e Direttore Generale. Invitiamo i cittadini che pensano di avere sempre ragione o sono esasperati dai disservizi Sportello , a non prendersela con chi è allo sportello, anche perché il lavoro front line è estremamente stressante, mal pagato e, negli ultimi tempi, a rischio.

Alziamo lo sguardo e protestiamo contro chi governa e decide: il pesce puzza sempre dalla testa.