Riconosce due 15enni vicentini responsabili di rapina a Campo Marzo in suo danno e chiama 113: Polizia di Stato li segnala a Tribunale Minorenni

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Rapina con coltello a serramanico (foto di archivio)
Rapina con coltello a serramanico (foto di archivio)

Lo scorso 5 febbraio, intorno alle ore 16:00, nell'area cittadina di Campo Marzo, due giovani minorenni sono rimasti vittima di una rapina ad opera di due coetanei. Gli autori, dopo aver minacciato la coppia di amici con un coltello, si sono fatti consegnare alcune decine di euro per poi scappare via a piedi. Le due giovani vittime hanno poi denunciato l'accaduto in Questura di Vicenza il successivo 7 febbraio.

Subito hanno avuto inizio le prime attività di indagine che, grazie alla descrizione minuziosa fornita dalle parti lese e ad alcuni fotogrammi individuati dal sistema di videosorveglianza cittadina, hanno consentito di identificare alcuni probabili soggetti coinvolti nei fatti narrati in denuncia.

Poi, nel pomeriggio di ieri, la svolta: a contattare il 113 proprio una delle due vittime la quale, mentre era in attesa dell'autobus in una piazza del centro di Vicenza, ha riconosciuto i giovani autori della rapina.

Le Volanti hanno quindi intercettato l'autobus e, dopo averlo fermato, hanno effettuato un controllo a bordo dello stesso. Dopo aver accertato, a bordo del mezzo, la presenza dei due sospetti, gli agenti li hanno sottoposti alle opportune verifiche.

I due fermati, condotti negli uffici della Questura, dopo aver in un primo momento negato ogni coinvolgimento nella vicenda, hanno poi ammesso spontaneamente le proprie responsabilità, sino ad accompagnare i poliziotti nel luogo esatto in cui, subito dopo la rapina dello scorso 5 febbraio, avevano occultato il coltello a serramanico (qui alcuni altri episodi con quest'arma di altri malintenzionati, ndr) con cui avevano minacciato le vittime. Nella disponibilità di uno dei due giovani, infine, è stata rinvenuta anche della marijuana, in una quantità compatibile con l’uso personale.

Gli autori della rapina, entrambi quindicenni e vicentini, incensurati, sono quindi stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia poiché responsabili del reato di rapina aggravata in concorso. Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, entrambi i giovani venivano riaffidati ai propri genitori.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

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