Verso la fine del mese di gennaio i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Schio hanno applicato a due persone la misura cautelare dell’arresto presso il carcere di Vicenza, su decreto emesso dal Tribunale di Vicenza scaturito da investigazioni eseguite dallo stesso Reparto, per i reati di rapina e sequestro di persona.
I soggetti coinvolti sono DOGANDZIC Bogdan, nato in Serbia cl. 1987, e CEBAN Marian, nato in Moldavia cl. 2000, e la notizia si è resa divulgabile solo ora a conclusione di ulteriori atti d’indagine da svolgere a seguito del loro arresto, e che hanno portato al deferimento s.l. di S.C., nato in Moldavia cl. 2001, all’epoca dei fatti minorenne.
In data 9 novembre personale dell’Ospedale di Santorso aveva informato la Centrale Operativa di questo Comando di essere intervenuti in Via Braglio a Schio per soccorrere due persone ferite a seguito di una lite.
I militari intervenuti avevano identificato due cittadini di origine straniera, imparentati tra loro, che riferivano di essere stati aggrediti e rapinati da tre individui dell’EST che avevano conosciuto qualche ora prima al locale “CIVICO7” di Santorso, aggiungendo che uno di questi si era offerto di accompagnarli con la sua auto AUDI A5 di colore grigio a prendere delle sigarette al distributore automatico del tabacchino poco distante da detto locale.
I due avevano continuato raccontando che, una volta saliti nell’auto, si erano recati in direzione del tabacchino ma, invece di raggiungerlo, l’autista aveva svoltato in una strada laterale più buia (Via Braglio) dove parcheggiava. Dopodiché il conducente del veicolo e i due suoi complici, una volta fermi e scesi dall’auto passavano all’azione aggredendoli, bloccandogli gambe e braccia, stringendoli al collo e picchiandoli selvaggiamente per poi rapinarli di un braccialetto e due portafogli, per un totale di 180 euro, e abbandonandoli a terra esanimi prima di dileguarsi con la loro AUDI.
Le due vittime erano quindi state soccorse poco dopo da un autista di camion che si trovava a passare lì vicino ed aveva avvisato il 118; giunti in ospedale erano poi stati refertati con 15 e 30 gg di prognosi per diverse tumefazioni e fratture sia al volto che all’addome.
Le indagini si sono svolte con l’acquisizione delle descrizioni dei criminali fornite dalle vittime e dagli amici che si trovavano con loro nel locale, nonché di tutte le telecamere pubbliche e private della zona, le quali hanno permesso di individuare il veicolo utilizzato e le persone a bordo, soggetti già conosciuti ai militari di questo Comando.
La bontà delle investigazioni eseguite, supportata anche dal riconoscimento dei rapinatori da parte delle vittime, è stata avallata dalla Procura di Vicenza la quale, considerando la gravità del reato e la pericolosità dei soggetti coinvolti, si è adoperata affinché venisse emessa nei loro confronti una misura cautelare.
Qui altre operazioni dei carabinieri