Rapinatore riconosciuto dalla vittima e rintracciato in via Torino a Vicenza, denunciato dalla Polizia di Stato

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Marocchino entra in casa di cura e aggredisce personale, interviene la volante della questura

Verso l’1:30 di oggi, le Volanti della Questura sono intervenute a Vicenza, in via Torino, dove era stata segnalata la presenza di un uomo aggredito: giunti sul posto, gli uomini della Polizia di Stato hanno trovato un cittadino del Mali, in regola con il permesso di soggiorno, che ha dichiarato di essere stato rapinato poco prima da due sconosciuti. Ha spiegato che mentre passava per via Torino, era stato avvicinato da una donna che gli aveva proposto una prestazione sessuale. Appena i due si sono appartati, sono sopraggiunti due sconosciuti che hanno aggredito l’uomo con calci, pugni ed una catena con cui lo hanno colpito alla testa ed alla nuca, impossessandosi del suo smartphone, del portafoglio contenente poche decine di euro e dello zaino contenente i suoi effetti personali. I due malviventi si sono poi allontanati subito dopo, facendo perdere le proprie tracce.

L’uomo aggredito, pur se visibilmente scosso, ha detto di non necessitare di assistenza medica ed è stato accompagnato in Questura per meglio contestualizzare l’accaduto e formalizzare la denuncia. Verso le 3.00 è stato poi riaccompagnato dagli agenti al suo domicilio e nel ripassare vicino a via Torino, ha riconosciuto in un passante uno dei suoi aggressori.

I poliziotti hanno dunque intercettato il presunto aggressore, che ha opposto resistenza al controllo ed è stato quindi messo in sicurezza e caricato sulla Volante.

L’uomo, A.T., 31 anni, nigeriano, è stato riconosciuto sia dall’uomo aggredito sia dagli stessi agenti attraverso il controllo e la verifica delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadina. A. T. era già sottoposto alla misura in atto dell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria presso la Questura di Vicenza in quanto accusato di essere responsabile di altre rapine commesse negli scorsi mesi a Vicenza.

A causa del tempo decorso dal momento della commissione del fatto non è stato possibile trarlo in arresto. A.T. è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina.