Rapine alle sale slot, commessa complice accusa “nordafricani”: ma nella banda c’è il suo fidanzato

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bassano del Grappa hanno tratto in arresto tre componenti di una banda dedita alla rapina aggravata di sale slot nel vicentino:

Milanovic Marko, serbo classe 1991, residente a Piovene Rocchette;
Ocausanin Danijel, classe 1985 proveniente dall’ex Bosnia-Erzegovina, residente a Thiene;
Carlesso Denise, classe 1994 di Bassano del Grappa, residente a Nove.

Le indagini dei Carabinieri prendono il via da una rapina aggravata commessa il 20 ottobre 2018 presso la sala giochi “El Dorado” di Via Capitelvecchio di Bassano del Grappa: alle ore 03.00 i rapinatori irrompono nella sala slot armati di pistola e coltello, riuscendo ad impossessarsi di 1500 euro in contanti.

Il primo sopralluogo porta all’acquisizione dei filmati ed all’escussione della commessa presente al momento della rapina, Denise Carlesso, che senza mostrarsi più di tanto scossa dall’avvenimento riferisce ai militari di essere stata percossa e di aver identificato i rapinatori come “nordafricani”.

La versione della Carlesso lascia qualche dubbio ai Carabinieri, dubbio corroborato subito dalla visione integrale dei filmati poiché:

durante l’irruzione la Carlesso non subisce mai percosse;
gli individui sono pesantemente travisati, in maniera tale da renderne impossibile sia l’identificazione che la percezione di qualsivoglia dettaglio;
i rapinatori vanno a colpo sicuro, dopo la cassa, verso un nascondiglio all’interno di uno stanzino ove veniva custodita la maggior parte del contante.
I militari del NORM danno quindi corso ad un’attività di indagine tecnica, con acquisizione di tabulati, telecamere ed approfondita attività informativa.

Durante l’attività d’indagine il 28 novembre 2018 si verifica un evento reato analogo a Zané, sempre in una sala slot del gruppo “El Dorado”: la possibile connessione emerge non solo dalle similitudini, ma anche dall’escussione della dipendente al momento della rapina, che afferma di aver notato gli occhi chiari di uno dei due rapinatori, simili a quelli di un certo Marko, fidanzato della sua collega Denise Carlesso. Fra l’altro quest’ultima aveva lavorato anche in questa sala slot qualche tempo fa.

Il cerchio continua a stringersi sui responsabili, con elementi sempre più forti che portano all’identificazione di Milanovic Marko e di Ocausanin Danijel come autori materiali delle rapine e di Denise Carlesso come “basista”.

Il 18 gennaio viene rapinata la sala slot “El Dorado” di Malo, un colpo da quasi 5000 euro, sempre con medesimo modus operandi, in cui però i Carabinieri della Compagnia di Schio intervengono rintracciando ed arrestando Milanovic Marko ed il complice Ocausanin Danijel, sequestrando anche una pistola. L’analisi dell’evento fa emergere altri elementi che certificano le responsabilità dei soggetti:

Denise Carlesso ha lavorato anche alla sala slot di Malo;
Dall’analisi della videosorveglianza si vedono la Carlesso ed il Milanovic mentre effettuano un sopralluogo il giorno precedente la rapina;
Poco prima della rapina la Carlesso invia un messaggio alla collega in servizio per sapere quante persone sono all’interno della sala slot.

Quanto raccolto porta quindi i Carabinieri a richiedere l’emissione di ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre indagati: nella mattina di ieri sono stati notificati i provvedimenti a Milanovic e Ocausanin, ancora detenuti a Vicenza, ed è stata posta ai domiciliari Carlesso Denise. Le accuse sono di concorso in rapina pluriaggravata, lesioni personali e porto illegale di armi.

Un’attività ferma e decisa per colpire un fenomeno predatorio che potenzialmente può causare non solo danni economici ma anche gravi ripercussioni sulla sicurezza delle persone.