Rassegna Stampa di giovedì 9 luglio di VicenzaPiù

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Per tagliare un po’ l’aria…

Vignetta di Altan per l'Espresso
Vignetta di Altan per l’Espresso

 

ESTERI– Oggi, giovedì 9 luglio, le pagine di politica europea aprono con la prima trasferta all’estero dopo la pandemia della Cancelliera tedesca Angela Merkel per presentare il programma del suo semestre davanti al Parlamento europeo. Il nodo principale dell’incontro è stato il compromesso sul Recovery Fund. 750 sono i miliardi proposti dalla presidente della Commissione von der Leyen, ma i Paesi cosiddetti “frugali” sono scettici sull’impianto economico degli aiuti.

Repubblica scrive a proposito: “Non sarà facile, avverte Merkel, in quanto «le posizioni dei governi sono distanti». Lo dimostrano le bordate a orologeria che arrivano proprio mentre interviene all’Europarlamento. Da Vienna Sebastian Kurz fa sapere di avere appena parlato con i colleghi di Danimarca, Svezia e Olanda, il gruppo dei “frugali”, per «coordinarci in vista del summit» del 17 e 18 luglio. «Non vedo l’ora di rivederli a Bruxelles», aggiunge minaccioso. Da Budapest si materializza anche Viktor Orbàn, leader dei Visegrad contrario al Recovery ritenuto poco generoso con l’Ungheria: «Difficile immaginare che chiuderemo la prossima settimana»”.

Leyen, Sassoli e Merkel, però, ribadiscono la necessità di trovare un accordo entro luglio. Ma il premier Conte avverte: “Non riapriamo la trattativa. Se salta il Recovery fund, salta tutto”.

Nella cronaca internazionale, invece, tornano i battibecchi tra Stati Uniti e Cina. Sempre su Repubblica si legge: “Si chiama operazione “Caccia alla volpe”. E secondo il numero uno dell’Fbi, Christopher Wray, è stata voluta dal presidente Xi Jinping in persona. Obiettivo: riportare nella Repubblica popolare gli esponenti della diaspora cinese che vivono negli Stati Uniti e che il regime considera una minaccia, inviando degli agenti a ricattare loro e le loro famiglie”. Wray ha intanto definito lo spionaggio e le operazioni di infiltrazione cinesi «la più grande minaccia a lungo termine per il futuro Usa», scrive sempre il quotidiano.

 

LOCALE – Il Giornale di Vicenza apre in prima pagina con: “Nuovi contagiati, ci sono più giovani”. Scrive Franco Pepe: “I 10 nuovi casi in 24 ore in Veneto portano i contagi a 19.351. Ma, a differenza della fase 1, risalta la giovane età dei positivi: 2 donne di 48 e 36 anni e un uomo di 48 italiani, una brasiliana di 36 anni, una bambina camerunense di 1 anno”. L’articolo procede poi a pagina 3.

A pagina 2 lo stesso quotidiano titola: “Covid, monitorata la comunità bangladese”. “All’indomani della notizia dei 600 positivi arrivati a Roma dal Bangladesh, e il conseguente provvedimento del ministero della salute che ha deciso uno stop ai voli provenienti da Dacca, la situazione nel territorio vicentino è sotto controllo”, ma non ci sarebbero positivi nelle comunità bengalesi che vivono nell’Ovest di Vicenza, fa sapere il GdV.

A pagina 3, invece, sempre il quotidiano vicentino fa sapere: “A cena con il ‘paziente zero’. Negativi Formaggio e Lunardi”. “Il consigliere regionale: «speculazione politica su questioni di salute»”.

Intanto il Corriere del Veneto intitola in prima pagina: “Treni, Mose, strade: le dieci opere «veloci»”. Scrive infatti il quotidiano: “Per un anno la Tav Brescia-Padova, la linea FortezzaVerona ma anche la terzia corsia dell’A4 verso Trieste e sull’A14 fra Padova Sud e Monselice, fra le altre, godranno di una corsia veloce per tutti gli adempimenti burocratici”.

“Le opere inserite fra le 130 prioritarie – scrive sempre il Corriere del Veneto – comprendono Mose e Pedemontana. I due cantieri monstre in Veneto che però, di fatto, sono ormai arrivati a chiusura o, quanto meno, a cantieri ampiamente avviati”.

Per quanto riguarda la scuola, invece, sempre il Corriere del Veneto titola in seconda pagina: “Alunni in sovrannumero via dalle aule. Faranno a rotazione attività e laboratori”. Poco più in basso si apprende infatti che: “Su un’aula tipo di 55 metri quadri, ci potranno stare dai 20 ai 30 alunni a seconda che i banchi misurino 60 per 40, 70 per 50 o 70 per 70 centimetri. (…) Se una classe ha 25 alunni ma l’aula ne può contenere 20, a turno cinque studenti faranno altre attività al di fuori della stanza”.

 

ECONOMIA – Il Sole 24 Ore apre in prima pagina con: “Superbonus, le mosse da fare subito”, dando alcuni consigli su come prendersi per tempo, nell’attesa che agenzia delle Entrate e ministero dello Sviluppo economico diano tutte le coordinate ai contribuenti in materia di superbonus al 110% contenuto nel Dl Rilancio. “Una prima operazione da avviare è l’analisi dell’oggetto del futuro intervento: è necessario conoscere la consistenza dell’edificio e le sue caratteristiche energetiche, impiantistiche e strutturali”, scrive il quotidiano economico. A continuare: valutazione di fattibilità, interventi green e altro a pagina 8. Da pagina 6 invece si apprende: “Il Dl Rilancio incassa la fiducia. Ora esame lampo al Senato”.

Andando invece al Dl Semplificazioni, Il Sole 24 Ore denuncia: “Ance: «Sul Dl semplificazioni troppi tagli alla concorrenza, pochi alla burocrazia»”. “«Non possiamo perdere l’ennesima occasione di semplificare, dopo dieci anni di tentativi finiti nel nulla. Bisogna avere più coraggio» – continua il quotidiano – . Dal presidente dell’Ance, Gabriele Buia, arriva una critica costruttiva al decreto semplificazioni: «Il decreto varato dal governo contiene norme condivisibili, come la revisione dell’abuso d’ufficio e del danno erariale per contrastare la burocrazia difensiva, ma preoccupa la decisione di eliminare le gare invece di tagliare le procedure a monte”.

Bruxelles invece vuole arrivare a un traguardo ambizioso: “Energia, l’idrogeno al 13-14% nel mix europeo entro il 2050”, intitola sempre il Sole 24 Ore”. “Decarbonizzare l’economia europea. Un traguardo che il Vecchio Continente prova a raggiungere virando ora anche sull’idrogeno, la cui produzione è al momento quasi completamente legata alle fonti fossili (in primis gas e petrolio) ma che dovrebbe crescere nel mix energetico europeo fino al 13-14 per cento da qui al 2050 (oggi vale meno del 2%) puntando soprattutto sulla generazione da fonti rinnovabili (idrogeno “verde”)”, continua il quotidiano a pagina 9.

 

POLITICA – Il Fatto Quotidiano apre sulla decisione di ieri della Consulta in materia di concessioni autostradali. La Corte Costituzionale ritiene infatti legittima l’esclusione di Aspi dalla ricostruzione del Ponte Morandi a Genova. Il quotidiano di Marco Travaglio titola in prima pagina: “ Sotto un ponte. Autostrade-Governo. La Consulta boccia i Benetton”. Poco sotto si legge anche: “Ad Autostrade i tecnici del Mef e delle Infrastrutture proporranno come alternativa alla revoca un pacchetto: rinuncia a tutti i contenziosi giudiziari, accettazione del nuovo sistema tariffario dell’autorità dei Trasporti, e infine la cessione delle quote”.

E sempre Il Fatto a pagina 4 intitola: “Ecco i 6 buoni motivi per cui si può (anzi si deve) revocare”. “L’ammaloramento del viadotto è proseguito “negli ultimi 27 anni” nell’ inerzia del concessionario, che dal 1999 ha speso solo 23 mila euro l’anno “in investimenti per interventi strutturali”, il 2% di quelli effettuati dal 1982. I controlli effettuati nel 2017 dalla stessa Aspi avrebbero dovuto imporre “un provvedimento di messa in sicurezza improcrastinabile”, invece il punteggio di rischio dell’opera è rimasto basso”. Questa ed altre motivazioni dovrebbero bastare, a detta del Fatto, a far revocare la concessione autostradale ad Aspi.

Il Corriere della Sera, invece, approfondisce un’altro retroscena nella vicenda “Autostrade per l’Italia”. Il quotidiano scrive: “Ieri mattina infatti la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, del Pd, ha reso noto di aver inviato una lettera a Marco Bucci, sindaco della città e commissario per la ricostruzione, per comunicare il riaffidamento della gestione del ponte a Autostrade, «come previsto dalla Convenzione del 2007»”.

“La decisione della ministra De Micheli – continua il Corriere – , da lei stessa definita «inevitabile nel quadro normativo vigente», ha creato una spaccatura profonda nella maggioranza, causando peraltro malumori fra i pentastellati, e ha dato il via a pesanti attacchi anche dalle opposizioni”.

Anche Repubblica apre in prima pagina con ‘Il caso Genova’. Titola infatti: “Ultimatum ad Autostrade”. “Oggi il vertice del governo sulla concessione: se Aspi non accetterà il controllo pubblico, sarà revoca”, scrive nel sommario il quotidiano di Scalfari.

Infine Il Sole 24 Ore annuncia: “Il centrodestra arriva a una decisione unitaria: d’accordo all’incontro con il presidente del Consiglio ma non oggi, come proposto da Giuseppe Conte, bensì la prossima settimana”. E il premier Conte ci scherza su: “«Mi ricorda un po’ il Nanni Moretti di Ecce Bombo. “Mi si nota di più se lo facciamo a Villa Pamhilj o più istituzionalmente a Palazzo Chigi?”. Mi si nota più se si fa in un modo o in quell’altro?” Io ci sono, spero ci sia il confronto»”.