Ratificato l’accordo per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Mestre

149
Comune di Venezia
Comune di Venezia

È stato ratificato questa mattina dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dall’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, l’Accordo di programma per la “Riqualificazione dell’ambito urbano afferente la stazione ferroviaria di Mestre e la realizzazione di una struttura di collegamento tra Mestre e Marghera”. L’obiettivo condiviso del Comune di Venezia e di FS Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) è confermare la strategicità della stazione di Venezia Mestre attraverso il potenziamento dei sistemi di interscambio modale, promuovendo la migliore interconnessione tra tutte le tipologie di trasporto. I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Ca’ Farsetti dopo la firma dell’accordo, alla quale sono intervenuti oltre al primo cittadino e a Lebruto, David Morganti e Elena Sciliberto di Cevid – Gruppo Salini Impregilo.

“Per poter rispondere alle reali esigenze di mobilità della città – ha evidenziato Lebruto – Mestre deve diventare un hub intermodale. In questo senso l’accordo firmato oggi rappresenta una pietra miliare per la città, che questa Amministrazione ha avuto il merito di portare a sintesi dopo un percorso durato molti anni, e che permetterà anche di ricucire quella frattura tra Mestre e Marghera che la stazione ha sempre rappresentato”.

Area stazione ferroviaria

L’integrazione modale, avviata dal Gruppo FS Italiane con la costruzione di un bici Park e di un multipark, sarà completata con la realizzazione di nuovi collegamenti pedonali e percorsi ciclopedonali. Saranno inoltre realizzati nuovi fabbricati dedicati a strutture turistico ricettive, comprensive di nuovi spazi di stazione e commerciali, in aree di proprietà di FS Sistemi Urbani con affaccio sul primo binario e sarà riqualificato l’edificio Ex Poste. I nuovi fabbricati saranno connessi con la fermata del tram e degli autobus e inseriti nei flussi della stazione ferroviaria di Venezia Mestre attraverso percorsi di collegamento interni agli edifici.

La realizzazione di una struttura di collegamento sopraelevata, di proprietà di RFI con le caratteristiche di spazio urbano vivibile, collegherà Mestre e Marghera completando la ricucitura urbana.
Entro sei mesi da oggi – prevede l’Accordo – Ferrovie dello Stato dovrà avviare uno studio di fattibilità tecnica ed economica dell’opera. Se l’esito sarà positivo Ferrovie dello Stato procederà con la realizzazione, altrimenti il Comune di Venezia potrà modificare il progetto aprendo a funzioni che lo rendano più appetibile al mercato e affidare ai privati la realizzazione della struttura.

Area ex scalo ferroviario e aree verdi via Piave e Parco Piraghetto

Per l’area dell’ex scalo merci di via Trento, di proprietà di FS Sistemi Urbani, da tempo in stato di abbandono, l’Accordo prevede nuove superfici a destinazione mista, riservando al Comune una quota di residenziale e un ampio spazio per l’ampliamento del Parco del Piraghetto. Con l’ampliamento del parco, il riuso degli edifici esistenti e tutti gli interventi previsti nell’ambito di stazione si completa il quadro della riqualificazione di tutte le aree ferroviarie inserite nel contesto urbano di Mestre.

“Con questo progetto – ha esordito il sindaco Brugnaro ringraziando il gruppo Ferrovie dello Stato e il gruppo Salini – diamo ancora una volta risposte operative e vere alle esigenze della città. Una vera opera pubblica, che non si sarebbe mai potuta realizzare con soldi pubblici ma che invece diventa realtà grazie a un privato. Un progetto funzionale per far rivivere Mestre e Marghera e non, come qualcuno dirà, per portare gente in Piazza San Marco”.

Il primo cittadino ha poi sottolineato come il progetto di riqualificazione dell’area stazione rappresenti un altro importante tassello di un intervento più ampio che mira a collegare tra loro parti strategiche della città rendendole più vivibili e nel contempo più sicure: “Stiamo costruendo una grande Venezia metropolitana, che è davanti agli occhi di tutti, anche se qualcuno si ostina a non vederla. Per farlo ci vogliono coraggio e pazienza, senza seguire i comitati che dicono sempre no a tutto. Il mondo cambia e Venezia deve intercettare questo movimento. La ricaduta economica si vedrà da subito; questi interventi sono volani di crescita che valgono 10 volte gli investimenti nei lavori”.

Venezia, 15 luglio 2019