Nella mattina di ieri, un equipaggio della “Volante” della Questura è intervenuto presso l‘attività commerciale denominata “Delizie dell’Orto” di Vicenza, in Corso Fogazzaro, su richiesta della proprietaria. Quest’ultima aveva segnalato la presenza di uno straniero all’interno del negozio che stava infastidendo i clienti e si era appropriato di una cassetta della Caritas contenente donazioni lasciate da vari avventori (qui altri interventi della Polizia mdi Stato di Vicenza, ndr).
All’arrivo dei poliziotti, lo straniero, nonostante avesse restituito la cassetta delle donazioni alla proprietaria di “Delizie dell’Orto”, si è dimostrato poco collaborativo, rifiutandosi di fornire le proprie generalità e di mostrare documenti di identità. Di conseguenza, è stato necessario accompagnarlo in Questura per l’identificazione. Tuttavia, a questo punto, l’uomo è diventato violento, aggredendo fisicamente con calci, pugni e morsi i due agenti intervenuti. Nonostante l’aggressione, gli agenti sono riusciti a contenerlo e a condurlo agli uffici della Questura.
Successivamente, mediante fotosegnalamento, è stata effettuata l’identificazione corretta dello straniero, risultato essere un cittadino guineano nato nel 1999, richiedente protezione internazionale, con vari precedenti di polizia per furto e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli agenti hanno proceduto all’arresto del cittadino guineano per il reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e hanno presentato una denuncia per lesioni, in quanto i due agenti hanno dovuto ricevere cure mediche presso l’ospedale civile a causa dei morsi ricevuti durante l’aggressione.
Dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria, è stato disposto il trattenimento dello straniero presso le Camere di Sicurezza della Questura, in attesa della convalida con rito direttissimo. Al termine di questo procedimento, è stata applicata al cittadino guineano la misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.
