(Adnkronos) – "Se avesse firmato, Allegri sarebbe stato l'allenatore del Real Madrid. Era tutto concordato, proprio tutto. Alla fine, con la morte nel cuore, decise di non firmare. È stata una decisione dolorosa per entrambi. Scelse di rimanere in Italia perché coincidevano due cose: la questione familiare e la proposta della Juventus di tornare. Lui ha scelto di non lasciare Torino". Lo rivela il procuratore di Massimiliano Allegri, Giovanni Branchini, al sito spagnolo 'Relevo', in merito alla trattativa poi saltata nella primavera del 2021 per portare il tecnico livornese a Madrid. I 'blancos' puntarono poi su Carlo Ancelotti. "Comunicai la decisione a José Angel Sanchez, dg del club madrileno, parlo sempre con lui. È la persona di cui ho più fiducia, nonostante conosca Florentino Perez. Anche in queste cose bisogna rispettare i ruoli. Se Florentino mi chiama, mi rivolgo a lui; ma se chiamo il Real Madrid, chiamo José Angel. Il Real Madrid è un club fantastico, con professionisti incredibili. Era un sogno per Allegri e, anche per me onestamente, sarebbe stata una grande soddisfazione professionale, ma il motivo per non cui non ha firmato era così umano e serio che dovevamo accettarlo tutti", conclude Branchini. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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