La più bella squadra nella storia del Vicenza? Poggi risponde ai lettori: il Real di Paolo Rossi

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Real Vicenza: Paolo Rossi, il futuro campione del Vicenza e del calcio italiano
Real Vicenza: Paolo Rossi, il futuro campione del Vicenza e del calcio italiano

Cento e venti anni fa, il 9 marzo 1902, una decina di vicentini, inconsapevoli della portata che avrebbe avuto la loro iniziativa, costituirono la Associazione del calcio in Vicenza, l’antenata della Acivi, del Lanerossi Vicenza, di cui fa “parte” il Real Vicenza, e del Vicenza Calcio e la colonna della storia sportiva della città e della provincia  (qui la rubrica “Poggi risponde ai lettori“, per inviare domande cliccate qui, ndr).

La squadra con la maglia a strisce biancorosse si è identificata più di ogni altra realtà culturale, economica e sociale con il territorio e ha appassionato generazioni di vicentini con le sue vicende agonistiche, con i suoi giocatori e con i suoi campioni.

“Il Vicenza” è diventato un simbolo, un’astrazione, un valore che esiste a prescindere da quanto succede nella realtà e che è addirittura trasmesso ereditariamente anche se l’erede nulla ha a che fare con il de cuius. L’esecutore testamentario è il tifoso, che assegna al nuovo arrivato il titolo di successore e continuatore del vecchio Lane a prescindere dalla legittimità della successione, troppa è la paura di chiudere una storia e affrontare una rifondazione.

Il lettore M.S.R., in sintonia con l’anniversario, mi chiede: “Qual è stata la squadra migliore nei centodiciotto anni del Vicenza?”.

Premesso che è impossibile mettere a confronto squadre di epoche così diverse del calcio, mi sentirei in grado comunque di nominarne tre. La prima è quella che, nel campionato 1937-1938, sfiora la promozione in Serie B trascinata dai fratelli Berto e Romeo Menti: sempre presenti, segnano quasi la metà dei sessantasette gol della squadra (ventuno Romeo, miglior marcatore, e undici Berto) e sono la migliore coppia di ali della Serie C.

La rosa è composta quasi totalmente da vicentini: Alfredo Gianesello I, Lionello Filippi, Gino Pasin, Armando Frigo, Mariano Rossi. In porta gioca il thienese Bruno Monti, terzino destro è l’altro thienese Valentino Foscarini, centromediano Eraldo Bedendo (unico non vicentino) e centravanti lo scledense Antonio Leder. Fra le riserve ci sono i fratelli Livio e Walter De Boni e Luigi “Nini” Chiodi. Il gioco è spettacolare, più volte i biancorossi segnano sei gol nella stessa partita, il limite è nella difesa che incassa troppo.

Le altre due squadre per la nomination sono più vicine nel tempo: il Real Vicenza e il Vicenza Re di Coppe. Ritengo che la prima meriti il primato perché assomma la qualità di gioco e di giocatori, il miglior risultato in assoluto in un campionato nazionale e il rapporto più forte con la tifoseria.

Il Real ha avuto in rosa alcuni giocatori di altissimo livello, prima di tutti ovviamente Paolo Rossi, ma anche Giorgio Carrera, Franco Cerilli e Roberto Filippi, e altri che, in biancorosso, hanno dato il meglio della propria carriera: Giancarlo Salvi, Ernesto Galli, Valeriano Prestanti, Beppe Lelj, Renato Faloppa, Mario Guidetti. Guidata dal “maestro d’orchestra” Gian Battista Fabbri, un allenatore innovativo e di grandi valori umani e tecnici, questa squadra ha rivaleggiato alla pari con i top team dell’epoca, praticando un gioco allora senza eguali in Italia e, in assoluto, molto spettacolare e coinvolgente.

Ha vinto consecutivamente un campionato di Serie B ed è stata seconda in A, ha portato il suo centravanti a vincere la classifica marcatori in entrambi i campionati e lo ha fatto diventare, in due anni, uno dei migliori attaccanti del mondo. Quel gruppo, permeato dalla semplicità e dalla spontaneità del suo allenatore, ha instaurato un rapporto senza mediazioni e di reciproco affetto con i tifosi, che in esso si identificavano e con cui sapevano che era sempre possibile un dialogo schietto e alla pari. Più di una volta sono stati trentamila gli spettatori allo stadio Menti, una forza incredibile a sostenere Paolo Rossi e i suoi compagni.

Metterei un gradino sotto al Real il Vicenza di Francesco Guidolin, che non ha avuto grandissimi giocatori in rosa ma era un buon gruppo che si faceva più forte con la sua compattezza, che aveva un gioco più utilitaristico che spettacolare, che in campo nazionale ha vinto la Coppa Italia ma, in campionato, non è riuscito a primeggiare nei piazzamenti, che è stato popolare e vicino ai tifosi ma non con tutti i giocatori e senz’altro meno del suo presidente Pieraldo Dalle Carbonare.

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.