Recoaro Terme, derubato di notte minaccia di farsi giustizia da solo con un coltello: denunciato un moldavo

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Carabinieri di Valdagno

Un giovane moldavo di 21 anni è stato derubato di notte nei pressi di un locale a Recoaro Terme. Si è rivolto ai carabinieri che, giunti sul posto, lo hanno dovuto disarmare di un coltello in suo possesso con il quale ha detto loro di volersi fare giustizia da solo. I dettagli di questa vicenda sono esplicitati in un comunicato stampa dell’Arma.

“Nella tarda nottata del 7 maggio 2022, i militari della Stazione di Recoaro Terme hanno deferito in stato di libertà per minaccia aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere un cittadino di origine moldava di 21 anni.

Attorno alle ore 02:00 la Centrale Operativa della Compagnia di Valdagno veniva attivata perché era stato segnalato il furto di un portafogli ai danni di un giovane che si trovava a Trissino, nei pressi di un locale della zona.

I militari operanti a seguito della richiesta di intervento, si recavano nella zona indicate dove trovavano il richiedente. L’uomo lamentava il furto del proprio portafogli ad opera soggetti che però si erano già allontanati dal luogo.

I militari provvedevano a tranquillizzare l’uomo, fornendogli tutto il necessario supporto per provvedere a garantire i propri diritti in merito al furto patito. Lo stesso tuttavia improvvisamente estraeva dalla tasca un coltello tipo stiletto della lunghezza di cm 7 minacciando che si sarebbe fatto giustizia da solo.

Visto il concreto pericolo in atto i militari bloccavano immediatamente l’uomo nella massima sicurezza, prendendogli l’arma dalle mano. La stessa veniva quindi posta in sicurezza e sequestrata. L’uomo veniva così accompagnato in Caserma per la redazione dei dovuti atti. L’uomo dovrà rispondere di minaccia aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere alla competente Autorità Giudiziaria

Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti ed il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.