Il programma approvato dal Consiglio Europeo va oltre la ripresa dalla crisi: puntando a innovazione e sviluppo, costruisce un futuro per le nuove generazioni. Siamo soddisfatti e ancor più convinti di essere dalla parte giusta: quella di un’Europa che guarda avanti, che si integra, che mette insieme destini”. Lo affermano in un comunicato Ermes Massignani, (in foto) di +Europa Vicenza, Candidato con +Veneto in Europa e Corrado Cortese, Portavoce di +Europa Veneto.
“Il Recovery Fund, su 210 miliardi a livello nazionale, dovrebbe destinarne più di 15 al Veneto
Significa che arriveranno in tre anni, sette volte i fondi europei gestiti dalla Regione Veneto nella legislatura che si sta concludendo. Soldi indispensabili per imprimere una svolta di modernità, sviluppo sostenibile, e prospettive di nuovo lavoro anche alla nostra Regione.
Noi di +Europa saremo controllori attenti su come questi soldi verranno spesi, evitando sprechi, opere inutili o sconvenienti, come troppe volte accaduto in passato”.
“Se a livello nazionale, l’importante è che i governi sappiano investire queste risorse per creare sviluppo e non per fare assistenzialismo (che hanno fatto dell’Italia il Paese Ocse con la minor crescita), a livello regionale bisognerà costruire in fretta un Veneto aperto, che offra nuovi mercati ai settori produttivi, un sistema sociale che non lasci indietro nessuno e la possibilità ai nostri giovani di trovare sul territorio le prospettive che ora cercano altrove” proseguono gli esponenti di +Europa.
“Pretenderemo un sistema di rendicontazione pubblica periodica – conclude il comunicato – per conoscere i progetto avviati e il loro stato, in modo che vi sia la totale trasparenza su costi e tempi”.
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