Il presidente della Regione Veneto luca Zaia torna in un comunicato a parlare del PRRR, Piano regionale ripresa e resilienza, cioè sostanzialmente come la regione spenderà i soldi del Recovery Fund, presentato a dicembre 2020. “La proposta Veneta si basa su 13 macro progetti declinati in 155 progetti attuativi, puntuali, operativi e già valorizzati in termini di fabbisogno finanziario, tempi di attivazione e priorità – spiega il governatore veneto -. Parliamo di un piano del valore di 25 miliardi di euro, che rappresenta lo strumento di programmazione e rilancio dell’economia veneta. Nel nostro piano ci sono i Giochi olimpici di Milano e Cortina del 2026, un’occasione di sviluppo per infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale. Riconosciamo l’impatto economico e sociale che avrà questo progetto sportivo: evento che non può però essere relegato al solo ambito regionale, ma deve ottenere il giusto sostegno e commitment anche a livello nazionale”.
“Una parte consistente delle proposte regionali valorizza il settore ‘Infrastrutture e trasporti’, perché la dotazione infrastrutturale è direttamente proporzionale alla crescita di un territorio – continua Zaia -. Con gli 8,8 miliardi di euro previsti nel nostro piano intendiamo favorire una mobilità regionale più sostenibile, con un parco mezzi più moderno, sia su gomma e sia su ferro, che si traduce in impatti positivi sulle emissioni di co2. Tra i progetti inseriti nella voce trasporto su ferro 1 miliardo sarà destinato al Treno delle Dolomiti”.
“E’ evidente che per il ruolo cruciale che riveste l’appuntamento olimpico non possiamo non destinare risorse dedicate alla voce Milano-Cortina 2026 – specifica il Presidente -. Voler investire complessivamente 640 milioni di euro del PRRR Veneto giustifica l’interesse per questo evento e l’impatto che avrà sul PIL nazionale nel medio/lungo periodo. Un patrimonio che si tradurrà in eredità stabile per le generazioni future”.
Tra le priorità regionali rientrano anche delle linee di intervento per la difesa del suolo e dell’ambiente, gli interventi per la ricerca, l’innovazione e l’energia, le attività produttive, la formazione, istruzione e cultura e le imprese agricole e agroalimentari. Tali investimenti completano la visione del nuovo Veneto disegnata dalla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata a luglio 2020, e sono coerenti con le linee guida date dall’Europa.