Recuperata la storica edicola delle Zattere diventata il “simbolo di una città che non si rassegna e rinasce”

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Comune di Venezia
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Un lungo applauso ha accolto nel pomeriggio la fine delle operazioni della squadra sommozzatori dei Vigili del fuoco di Venezia per riportare in superficie la storica edicola delle Zattere. Il 12 novembre scorso il vento, che soffiava a 100 km orari, e la marea eccezionale, arrivata a 187 cm, l’ aveva sradicata dalla fondamenta e spazzata in acqua da cui era stata inghiottita. Giaceva sul fondale del Canale della Giudecca, di fronte alla Chiesa dei Gesuati, a cinque metri di profondità, incastrata per trenta centimetri sotto il fango. Sui masegni resta ancora la sagoma semiottagonale del chiosco.

Ci sono volute otto ore e numerose immersioni per recuperare la struttura di acciaio inox marino, del peso di sei quintali, carica di riviste e giornali, due frigobar e materiale vario.

Le operazioni sono iniziate questa mattina alle 7 quando il nucleo subacqueo dei Vigili del fuoco di Venezia ha iniziato a delimitare l’area, in cui nei giorni scorsi era stato rinvenuto il chiosco. Sul posto anche il pontone dei Lavori pubblici del Comune di Venezia, imbarcazioni della Capitaneria di porto e Polizia Locale. Per tutta la durata dell’intervento i mezzi di trasporto pubblico hanno continuato a funzionare regolarmente senza alcuna sospensione del servizio.

I sommozzatori hanno imbracato in più punti il chiosco issato da un pontone di circa 36 metri per 10, messo a disposizione del Comune. Con il coordinamento degli uffici tecnici ha agito su indicazione del team dei pompieri. Racconta Alessandro Scarpa, responsabile dell’operazione per i Vigili del Fuoco: “La fase più difficile è stata quella di far passare le fasce di sollevamento sotto la struttura, che era la parte più solida e avrebbe consentito l’imbracatura e il recupero dell’edicola. All’inizio infatti si è verificata la rottura della copertura: abbiamo dovuto riadagiare il chiosco sul fondo e riagganciarlo”.

Lentamente l’edicola è riemersa: il tetto è divelto, il puntale decorativo inclinato, le saracinesche rotte, ma la struttura si può recuperare. Molto emozionato Walter Mutti, proprietario da 23 anni dell’edicola, che ha seguito passo passo le fasi dell’intervento. “E’ stata dura – dice con gli occhi che brillano – un lavoraccio. Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato”.

Per tutta la mattinata e durante il primo pomeriggio un folto pubblico si è assiepato sulla Fondamenta, per osservare e sostenere le operazioni. Tra i presenti anche l’assessore Paolo Romor che ha voluto esprimere un ringraziamento particolare a tutti i tecnici che “con impegno, attenzione e perizia hanno contributo a concretizzare una speranza riportando in superficie l’edicola sommersa, simbolo – come ha sottolineato il sindaco, Luigi Brugnaro, – di una città che non si rassegna e rinasce”.