
Grazie al lavoro dei volontari del gruppo comunale di protezione civile, nel pomeriggio di oggi 23 aprile è stata recuperata una pianta caduta lungo il corso dell’Astichello, al confine di Parco Querini verso il teatro San Marco e il parcheggio San Francesco, nel cuore di Vicenza.

L’assessore alla protezione civile del Comune di Vicenza Matteo Tosetto, nel ringraziare i volontari di protezione civile, ha ricordato che erano stati due gli alberi caduti la settimana scorsa sull’Astichello. Uno era caduto proprio nel letto del fiume – segnalato da una cittadina – e subito si era intervenuti per spostarlo, perché in posizione tale da poter costituire un’ostruzione alla confluenza tra Astichello e Bacchiglione. L’altro albero invece è stato spostato oggi, sempre in accordo col Genio Civile, perché essendo caduto lungo l’argine era in posizione meno rischiosa. Non sono però ore tranquille per Vicenza: «Anche oggi, purtroppo – ha confermato Tosetto – siamo in stato di attenzione gialla pertanto terremo monitorata la situazione augurandoci di non dover intervenire».
Il nuovo bollettino del Centro funzionale decentrato della Regione del Veneto, emesso alle 14, indica infatti, per il bacino idrografico che interessa la città di Vicenza, lo stato di attenzione per rischio idraulico e idrogeologico per temporali fino alle 16 di domani, giovedì 24 aprile. La situazione meteorologica prevede tempo instabile per il passaggio di impulsi moderatamente perturbati, da oggi a venerdì. Tra il pomeriggio e la serata di oggi e le ore centrali di giovedì sono previste precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio con temporali, che in pianura potrebbero risultare particolarmente intense.
L’ufficio comunale di protezione civile monitora la situazione e per eventuali segnalazioni si può chiamare la centrale operativa del comando di polizia locale allo 0444545311.
Il Comune ricorda che per controllare il livello dei fiumi e il meteo nella propria zona, oltre ai siti dedicati è possibile scaricare Coapp, strumento messo a disposizione dall’Osservatorio dei Cittadini sulle piene.