I beneficiari sospesi dal reddito di cittadinanza in Veneto sono un totale di 1.702 nominativi. Di questi, 785 persone sono già inserite nel Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori regionale (GOL) e stanno partecipando attivamente a un percorso di politica attiva del lavoro. Lo spiega l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan che venerdì mattina ha partecipato ad una riunione online del Ministro del Lavoro Marina Calderone insieme a tutti gli assessori regionali per fare il punto della situazione rispetto alla fase di passaggio dal reddito di cittadinanza alle nuove politiche di sostegno al reddito.
“Abbiamo confermato la disponibilità data sin da subito al ministro Calderone per la sperimentazione, attivata già da agosto, del nuovo sistema di presa in carico degli ex-percettori di reddito di cittadinanza (RDC). Abbiamo già provveduto a fornire un’analisi della platea degli ex percettori e alla verifica se sono già in carico dei nostri sistemi. Abbiamo visto che buona parte è effettivamente in carico e noi siamo molto sereni nell’affrontare questa nuova stagione nella quale le politiche passive sono condizionate da quelle attive per le quali il Veneto ha un sistema molto efficiente”.
“Voglio sottolineare in questa sede – precisa Donazzan – il grande lavoro che si sta portando avanti da parte delle strutture regionali e dai nostri tecnici regionali, in primis Alessandro Agostinetti, dirigente della Direzione Lavoro della Regione e Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro. Una squadra che sta facendo sì che la transizione avvenga senza problemi. Contestualmente voglio esprimere un plauso al metodo di lavoro adottato dal Ministero, molto attento alle considerazioni delle Regioni, in particolare del Veneto, che ha sempre messo a disposizione la propria esperienza in molto collaborativo e sinergico”.
“La presa in carico di queste persone è avvenuta in modo puntuale – conclude Donazzan – la maggior parte degli ex-percettori sono già stati presi in carico al sistema delle politiche attive con gol segno della nostra efficienza. Il nostro sistema di Centri per l’Impiego (CPI) allo stato attuale è in grado di fare 700 colloqui al giorno, complessivi di tutto il territorio e tutti i soggetti. Quindi abbiamo i mezzi per affrontare con rapidità ed efficienza la questione degli ex-percettori”.
Elena Donazzan commenta anche i dati pubblicati da Veneto Lavoro in un report dedicato alla domanda di lavoro nel settore turistico veneto, che offre un’analisi comparata rispetto alle principali aree a vocazione turistica della nostra regione. L’analisi considera il territorio regionale, nelle diverse declinazioni di: città d’arte, località balneari, Dolomiti, terme euganee, Altopiano di Asiago e colline del Prosecco.
“Le 90mila assunzioni nei primi sette mesi del 2023 in Veneto nel settore del turismo dimostrano che l’impegno che abbiamo preso nel favorire l’incontro tra domanda e offerta sta portando frutto. Resta il problema della carenza di personale, che stiamo cercando di affrontare mettendo in atto tutte le strategie possibile da parte nostra. Resta la necessità di investire sul lavoro di qualità e sulla formazione del personale, elementi essenziali per cercare di migliorare ancora i livelli di occupazione nel turismo che è oggi la maggiore leva di sviluppo economico del Veneto”.
“Il mercato del lavoro del turismo è in crescita anche rispetto all’anno dei primati il 2019 – indica ancora Donazzan – è uno dei comparti più attivi nel reclutamento di lavoratori in Veneto. E la Regione continuerà ad impegnarsi per attivare tutti gli strumenti necessari a migliorare il reperimento di personale, sostenendo in maniera decisa soprattutto l’occupazione di qualità”.