Dopo le proteste scoppiate nel sud Italia, la sezione vicentina dei Giovani Comunisti ha organizzato un presidio contro l’abolizione del reddito di cittadinanza che si terrà venerdì 18 agosto alle ore 10:30 presso la sede Inps di Vicenza in Corso SS. Felice e Fortunato 163. La protesta è appoggiata anche da Rifondazione Comunista, Unione Popolare, Partito Comunista Italiano, Unione Sindacale di Base e la lista La Comune che puntano il dito contro “le dannose azioni del governo volte ad aumentare la povertà, la precarietà e la divisione tra i lavoratori“.
“Noi riteniamo che il reddito di cittadinanza non sia stato uno strumento perfetto – spiega a ViPiu.it Leonardo Stocco dei Giovani Comunisti Vicenza – nel suo compito finale ha fallito, aveva come obbiettivo rimettere i percettori nel mondo del lavoro e in molti casi non c’è riuscito”.
“C’è da dire – aggiunge Stocco – che è nato nel 2019 e poco dopo è scoppiata la pandemia che ha messo in difficoltà lo Stato, tuttavia riteniamo che non fosse da togliere in questa maniera perchè a parere nostro non c’è stato alcun intervento forte per migliorare la situazione del lavoro oggi”.
“Quei lavori che si trovano oggi – prosegue – sono sottopagati e poco dignitosi, la persona perde dignità lavorando 9-10 ore al giorno magari in nero e con stipendi bassissimi. Non è corretto e il reddito di cittadinanza aiutava”.
“Ci sono 130 persone nel territorio vicentino – conclude l’esponente dei Giovani Comunisti – che hanno perso il reddito di cittadinanza e noi vogliamo stare a fianco di queste famiglie perchè riteniamo che non sia giusto che nel 2023 in Italia ci si ritrovi nelle mani di persone che sfruttano i lavoratori”.