Redentore 2019: il discorso integrale del sindaco Luigi Brugnaro all’inaugurazione del ponte votivo

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Si è svolta questa sera la cerimonia di inaugurazione del tradizionale ponte votivo allestito per la Festa del Redentore alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Alla cerimonia, alla quale hanno assistito numerosi cittadini e ospiti della città, erano presenti le massime autorità cittadine, civili e militari.

Di seguito il testo integrale del discorso del sindaco:

Eccellenza Reverendissima,

Presidente del Senato,

Signor Prefetto,

Autorità civili e militari,

Care concittadine e cari concittadini,

Oggi Venezia dà sfoggio di tutta la sua bellezza e, nonostante sia la quinta volta che mi accingo a parlare alla Città dalla sommità di questa scalinata, l’emozione è sempre grande. Il Redentore è una festa che portò nel cuore, che amo da sempre.

Questa sera abbiamo inaugurato il ponte votivo, appena benedetto dal nostro Patriarca Francesco. È dal lontano 1577 che Venezia ripete questo gesto a perenne memoria di quando, dopo appena tre mesi dalla posa della prima pietra della Chiesa, cessò, miracolosamente, quella pestilenza che, in quasi due anni, causò la morte di un terzo della popolazione veneziana.

Ed oggi, ancor più di ieri, essere qui, sotto lo sguardo protettore di Cristo Redentore, dell’Evangelista San Marco, santo patrono della città, e di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, ha una valenza che va oltre il momento di ringraziamento e di gioia. Con voi qui presenti stiamo dimostrando al mondo intero che Venezia è una città viva, rispettosa delle diverse culture che la animano, ma altrettanto fortemente radicata nelle proprie tradizioni cristiane.

Venezia rinnova così, di anno in anno, il proprio inno alla speranza e alla fiducia nel domani. Costruire un ponte questa volta non vuol essere solo realizzare un collegamento tra due sponde. Qui è stato realizzato un simbolo concreto di quanto l’uomo, grazie al proprio ingegno ed intelletto, sappia fare per superare le difficoltà. Ecco, tutti dovremmo trovare dentro noi stessi quello spirito resiliente che ha sempre animato la nostra Venezia.

Ognuno deve trovare dentro di sé quella forza per mettersi in gioco, per partecipare e dare una mano.

In questi ultimi quattro anni durante i quali ho avuto il grandissimo privilegio di amministrare la città ho toccato con mano le difficoltà che quotidianamente le si presentano davanti. Eppure mai, e ribadisco mai, Venezia si è arresa. Mai mi sono arreso, mai e poi mai noi veneziani ci siamo arresi.

Venezia, “stato da Mar e stato da Tera” in grado di dominare per centinaia d’anni la forza della natura e di imporsi nella gestione di quella Laguna così importante per la sua sicurezza, per i trasporti, per il lavoro, per il commercio e per la vita di tutta la Città.

Esattamente in questa giornata di 50 anni fa l’uomo superò se stesso, i suoi limiti e compì quell’impresa che nessuno avrebbe mai pensato realizzabile. Era il 20 luglio 1969 quando, per la prima volta nella storia, un essere umano camminò sulla Luna.

Ecco l’altro giorno quando ho avuto l’onore di parlare davanti ai tanti giovani laureati in Piazza San Marco ho ripetuto che a quel futuro di progresso, innovazione e di nuove scoperte non possiamo girare le spalle.

Da più di quattro anni ci stiamo impegnando in questa sfida e per ottenere il risultato abbiamo voluto dialogare con tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per costruire una Venezia capace di salvaguardare se stessa ma, al tempo stesso, in grado di competere con le altri grandi città del mondo.

Stiamo amministrando grazie al sostegno di tantissimi di voi che, a seconda del proprio ruolo e delle proprie potenzialità, si sono messi a disposizione della Città.

Un ringraziamento speciale va oggi al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che anche quest’anno ha voluto omaggiare Venezia con la sua presenza confermando, ancora una volta, l’affetto e il forte legame che Lei ha con Venezia e che ci dimostra sempre.

Un grazie di cuore al Patriarca Francesco per la sua continua illuminata presenza, come guida spirituale per me e per tutta la Città.

Ed ora, ringraziando tutte le persone che si sono dedicate con impegno e passione per la buona riuscita della Festa a partire dagli operai e tecnici che hanno realizzato il ponte, agli operatori di tutte le Forze di sicurezza che vigileranno durante la notte, dagli addetti alle pulizie che rimetteranno a nuovo la città, ai piloti, autisti e macchinisti che garantiranno il deflusso delle persone verso le loro case, arrivi a tutti voi il mio più sincero augurio di un Buon Redentore!

Che sia davvero la festa della speranza, nella fede in un futuro migliore. Crediamoci insieme!

Luigi Brugnaro – Sindaco di Venezia e della Città Metropolitana

Venezia, 20 luglio 2019