“La Corte si è mossa come una grande cupola di mafiosità partitocratica. E’ soltanto una sentenza politica”, così Marco Pannella nel 1995 appena apprese le ragioni del rigetto dei referendum sulla legge elettorale per Camera e Senato. “I giudici della Consulta hanno agito come un gruppo di fuoco per cercare di salvare fino in fondo il regime e le sue nequizie” – si legge nella nota sull’astronomia a firma di François-Marie Arouet di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).
Crediamo che questa opinione sia oggi utilizzabile per le bocciature che la Corte Costituzionale di Giuliano Amato ha fatto per i referendum eutanasia, cannabis e uno dei sei referendum giustizia, quello sulla responsabilità civile dei giudici.
La Corte ha deciso nel merito e non nel metodo, come dovrebbe essere suo compito. Lo abbiamo scritto stamane, parlando solo per la bocciatura del referendum eutanasia.
Ma il presidente Amato, ora in conferenza stampa, ci ha spiegato che quello è il metodo della sua Corte: emettere sentenze politiche.
François-Marie Arouet – Aduc