Referendum fusioni in Veneto, Sovizzo e Gambugliano No per 25 voti. Ok invece ad altri due nuovi enti

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Fusione di Comuni, Sovizzo-Gambugliano
Sovizzo, con Gambugliano, è il sesto comune della provincia di Vicenza che ha scelto la via della fusione

Nell’ambito dei Referendum per le fusioni di comuni in Veneto, non si è concretizzata quella tra Sovizzo e Gambugliano. Niente da fare per il momento, quindi, per la nuova entità municipale che avrebbe conservato il nome della sola Sovizzo.

Mentre a Gambugliano è stato raggiunto il quorum con il 64% di sì, nel comune di Sovizzo sono mancati solamente 25 voti al raggiungimento del quorum, con la maggioranza di cittadini che hanno espresso il voto favorevole alla proposta di fusione (il sì è 94,17% il no 5,83%).

In questo caso, la legge regionale numero 25/1992facoltà al Consiglio della Regione del Veneto di effettuare una valutazione complessiva sul referendum, in quanto hanno partecipato al referendum una percentuale non inferiore a 5 punti rispetto al quorum previsto, che si somma, peraltro, alla maggioranza di voti favorevoli alla proposta di fusione.

Così l’ha spiegata l’assessore regionale al Bilancio e agli Enti locali, Francesco Calzavara, commentando i risultati del referendum regionale consultivo per le fusioni che ha visto al voto otto amministrazioni locali e chiamato alle urne circa 20mila elettori.

“Da questa prima tornata di referendum regionale consultivo – ha specificato – nascono ufficialmente due nuovi comuni: Setteville, con 5793 abitanti, dalla fusione di Quero Vas e Alano di Piave (BL), e Santa Caterina d’Este, con 2350 abitanti, dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este (PD). L’abbassamento del quorum di partecipazione ha sicuramente incentivato la partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato interesse e adesione a questo importante istituto di democrazia diretta. Questo risultato dimostra quanto sia importante continuare a ragionare sulla razionalizzazione della governance, individuando la dimensione media ottimale degli enti in grado di assicurare anche tutte le funzioni comunali”, ha aggiunto Calzavara.

Per quanto riguarda gli altri centri interessati dai Referendum per le fusioni di comuni del Veneto, mentre a Polesella non è stato raggiunto il quorum (27%, con la maggioranza di “sì”) a Guarda Veneta è stato raggiunto, ma ha vinto il no, per cui non passa il referendum sulla fusione che, nel Rodigino, avrebbe dato vita al nuovo comune di Polesella Veneta.

“Per certi versi è il risultato più sorprendente – specifica Calzavara -: nonostante ci fosse l’unanimità dei consigli comunali si è forse dato per scontato l’esito, non comprendendo anche le legittime contrarietà”.