“Dare all’Italia una Giustizia giusta”. Con queste parole affidate a una nota il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, all’indomani del voto della Sicilia, quinta regione ad aver approvato la richiesta di Referendum, spiega “le motivazioni di questa iniziativa sulla Giustizia. Dopo Veneto, Lombardia, Friuli, Umbria da ultimo è giunto anche il voto favorevole della Sicilia mentre altri Consigli regionali stanno per affrontare l’argomento: a fianco della raccolta firme tra i cittadini per questi Referendum, raccolta che continua e che ha avuto un successo significativo, le Istituzioni regionali sono scese in campo in prima persona per dare al Paese una Giustizia paragonabile a quella degli altri Paesi europei ed Occidentali in termini di efficacia, efficienza e tempestività. Oggi l’Italia – continua Ciambetti – è agli ultimi posti delle classifiche internazionali per efficienza e soprattutto per i lunghi tempi della nostra Giustizia. Con il voto di 5 Consigli regionali, dopo le verifiche della Corte Costituzionale e il via libera definitivo della Consulta, si darà la parola alla cittadinanza sulla abolizione della legge Severino, limiti della custodia cautelare, separazione delle carriere dei magistrati, revisione dei meccanismi di valutazione dei magistrati, responsabilità civile dei magistrati e infine la composizione del Csm. Vogliamo dare all’Italia, ai cittadini e alle imprese una Giustizia giusta ed è necessario che su questi temi così importanti e decisivi per il Paese siano gli elettori a pronunciarsi”.