Si alla riforma referendaria della giustizia, Walter Mauriello (presidente Meritocrazia Italia): eccetto che per la modifica alla Legge Severino

379
Meritocrazia Italia e e referendum sulla giustizia
Meritocrazia Italia e e referendum sulla giustizia

Il prossimo 12 giugno i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari sul sistema Giustizia. Dopo un attento libero confronto, Meritocrazia Italia ha deciso di rispondere positivamente. – inizia così la nota che pubblichiamo Walter Mauriello, il suo presidente (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) –

Il secolo della Giustizia, una promessa da concretizzare: la foto di gruppo di parte dei presenti a Roma di Meritocrazia Italia
Il secolo della Giustizia, una promessa da concretizzare: la foto di gruppo di parte dei presenti a Roma di Meritocrazia Italia

In più occasioni, Meritocrazia ha sottolineato l’importanza di introdurre una separazione delle carriere a tutela delle garanzie di autonomia e indipendenza per la magistratura giudicante e requirente, sin dalla fase concorsuale. Parimenti fondamentale è una revisione delle norme elettive del CSM, anche per escludere il deleterio fenomeno della politicizzazione dell’organo.

Pacifica anche l’opportunità della cancellazione della reiterazione del reato nella esigenza cautelare. Chi sostiene che le modifiche peggiorerebbero lo stato di diritto dovrebbe meglio confrontarsi con le tantissime disfunzioni che è stato possibile riscontrare negli ultimi anni e che hanno portato a un drammatico appiattimento del sistema giudiziario sulla terminologia (reiterazione del reato) e non sulla sostanza.

Resta un’unica perplessità. Non convince del tutto la modifica della legge Severino, perché non è pensabile che un rappresentante del Popolo possa essere un condannato definitivo.

Aprire il dibattito sulla questione è essenziale.

È arrivato il momento di rompere gli indugi, manifestando in maniera chiara e granitica l’esigenza di ampia partecipazione all’appuntamento referendario, con anticipazione delle intenzioni di voto, a mo’ di esempio di correttezza e trasparenza e per la migliore promozione della cittadinanza attiva.

La responsabilità passa anche dalla chiarezza e dal coraggio di non trincerarsi dietro posizioni di comodo. per potersi professare vincenti a cose fatte, scegliendo invece la strada della consapevolezza e della trasparenza, a beneficio di una nuova veste di autentica partecipazione democratica ed attiva alla gestione della cosa pubblica.

La vera democrazia, però, impone consapevolezza.

Per questo Meritocrazia insiste sulla necessità che si renda adeguata informazione ai cittadini sulle tematiche sulle quali saranno chiamati a esprimersi, che i quesiti siano formulati in maniera chiara e intellegibile e che si promuova un’adeguata campagna di sensibilizzazione.

Perché la libertà è nella partecipazione.

Stop war.    

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriello