Regionali, europee, terzo mandato: il Centrodestra litiga? Forse, ma alla fine un accordo lo trova sempre

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Alla fine, come sempre nella storia recente, i partiti di centrodestra troveranno un accordo per le elezioni regionali, quelle europee e sul terzo mandato elettorale per i governatori. Ma, per il momento, la situazione resta tesa. Anche se l’impressione è che si tratti di quella tensione “necessaria” a partorire una intesa. Qualcosa, insomma, alla quale Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ci hanno abituato da quando viaggiano assieme fino ad arrivare al governo del Paese.

Dalle pagine di Repubblica, oggi in edicola, si prosegue nell’analisi di questo momento di confronto-scontro tra le forze di centrodestra e i loro leader in azione per trovare la quadra salvaguardando, ovviamente, gli interessi di partito.

Ricordiamo che, nel dettaglio, ci sono in ballo le mosse per le elezioni regionali in Basilicata, Sardegna e Piemonte, nell’immediato e in concomitanza con le europee, oltre alle regionali del Veneto, l’anno prossimo.

Salvini “resta stretto tra due fuochi”, secondo Andrea Montanari che su Rep analizza: “Da una parte il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che per le regionali chiede la ‘conferma di Bardi in Basilicata e di Cirio in Piemonte: in Sardegna FI non presenterà candidati’ e per le Europee apre alla sua candidatura: ‘Non escludo di farlo’, dice. Dall’altra Giorgia Meloni, che non cede sull’isola, anche se la deputata di FdI Ylenia Lucaselli assicura che ‘i leader troveranno un accordo come sempre'”.

In tutti questi ragionamenti, trova ancora spazio il Veneto, anche se – come detto – qui si andrà al voto soltanto nel 2025 per rinnovare giunta e consiglio regionale. Ancor prima del toto-nome, tiene banco la questione del terzo mandato, cucito dal Carroccio sulle spalle del più volte governatore Luca Zaia. Al momento tutto lascia pensare che quest’ultimo auspichi di poter restare a palazzo Balbi.

Ma se pare non ci siano problemi ad accettare le riconferme di Bardi in Basilicata e di Cirio in Piemonte, entrambi di Forza Italia, resta il “nodo Sardegna”, dove Christian Solinas, eletto nel 2019 dopo essere stato candidato con il sostegno dei principali partiti del centrodestra, potrebbe essere sostituito con un esponente di Fratelli d’Italia, nell’ambito del “riequilibrio” tutto interno alla coalizione.

Di questo riequilibrio ha parlato Francesco Lollobrigida, deputato di Fratelli d’Italia e ministro dell’Agricoltura. Sempre su La Repubblica, Tommaso Cririaco ricostruisce: la Sardegna è “Il primo scalpo che Fratelli d’Italia pretende a danno della Lega. La sostituzione dell’uscente Christian Solinas, il nome meloniano è Paolo Truzzu. ‘Solinas non ha governato nemmeno male — taglia corto Lollobrigida — ma pensiamo che il nostro possa governare meglio’. Chirurgico, essenziale.

‘A parte il nodo Sardegna, però, non mi pare ci siano stati altri comuni in cui abbiamo avuto problemi’. Distaccato e sicuro, come chi pensa di avere dalla propria parte voti ed aritmetica. ‘Sono ottimista, si troverà un accordo’“.

Da anni, infatti, gira così. Qualcosa che invece lato centrosinistra non si è praticamente mai vista.