Dopo la presentazione ufficiale da Padova, il tour elettorale nelle città del Veneto di Daniela Sbrollini, candidata presidente del Veneto di Italia Viva, è iniziato dal caffè Garibaldi in piazza dei Signori a Vicenza. È stata l’occasione di presentare la candidatura nella sua città e di lanciare la campagna sul territorio regionale con lo slogan “autonomi, coraggiosi, veneti!” e la lettera che ha mandato a tutti i sindaci dei capoluoghi di provincia veneti e ad altri sindaci per incontrarli al fine di fare squadra “per le famiglie che sono state trascurate dalla regione e che adesso rischiano di subire la crisi pesantemente”.
“Siamo autonomi perché stiamo da una sola parte vera: quella dei veneti e di una terra che dell’identità ha fatto il suo marchio distintivo. Siamo coraggiosi perché non abbiamo paura di confrontarci. E siamo veneti e ci rivolgiamo a tutti i veneti, senza nessuna preclusione ideologica”.
La candidata Sbrollini ha ribadito come nessuno abbia aderito alla proposta di mettere insieme tutti i candidati presidenti della regione e insieme ai sindaci costruire la lista precisa dei luoghi dove trasferire tutti i seggi elettorali. “Io e Italia viva proveremo da soli a parlare con il Ministro ma la rinuncia a questa azione da parte di tutti gli altri candidati determinerà probabilmente la percezione del governo che ne al PD ne ai cinque stelle ne alla Lega o a Forza Italia e Fratelli d’Italia interessi nulla di questo problema e quindi probabilmente anche per colpa di quei candidati presidenti I nostri bambini faranno 4 giorni di scuola e 4 a casa”. La candidata presidente ha poi detto di avere già inviato a tutti i sindaci dei 7 comuni capoluoghi delle province e ad altri comuni significativi dei territori del Veneto una lettera con richiesta di incontro per poter costruire un lavoro di squadra tra comune, regione, parlamento, governo ed Europa.
“Tema centrale sarà la famiglia e la difesa della qualità della vita perché la crisi sta già impattando sulle debolezze delle famiglie e in particolare su quelle nuove marginalità che già la crisi del 2008 aveva impoverito”. Sbrollini ha poi proseguito dicendo che “in questi 25 anni la Regione ha lasciato che le famiglie si risolvessero i problemi da sole oppure con il terzo settore e le associazioni straordinarie che abbiamo. Oggi questo non basta più e io farò di questa la prima grande rivoluzione della Regione che deve saper prendere per mano il Veneto e combattere la crisi e restituire sicurezze ai veneti e alle famiglie”.
L’incontro era stato aperto dalla onorevole Sara Moretto che ha evidenziato la sintonia dimostrata dai presidi italiani per la proposta che prevede di liberare le scuole dai seggi elettorali mentre invece vi è stata una mancata adesione di tutti i candidati presidenti della regione a cominciare da Zaia e Lorenzoni. Presente anche il Sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello (PSI) che ha sottolineato “l’assenza della regione e di proposte concrete da parte dell’opposizione in consiglio dentro a questa realtà economica in crisi per il dopo covid” Ha poi continuato dicendo che “i comuni avranno un ruolo centrale nella gestione dei prossimi 5 anni della regione come prima frontiera della crisi economica e sociale e abbiamo bisogno di un partner concreto nella regione e che sia in squadra con il governo il parlamento e il parlamento europeo”.
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